Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Erostrato, nuove scritte. La procura: «Una bravata»

Comparse svastiche e frasi razziste sulle mura a Cesiomaggi­ore. Per gli inquirenti solo emulatori

- D.P.

CESIOMAGGI­ORE Hanno approfitta­to dell’ondata di freddo di lunedì sera e si sono mossi al riparo da occhi indiscreti. Con la loro bomboletta spray, hanno deturpato cinque punti diversi del paese e se ne sono andati. Quando sono usciti di casa ieri mattina, gli abitanti di Cesiomaggi­ore hanno dovuto fare i conti con nuove scritte antisemite e svastiche che ricoprivan­o le serrande dell’edicola, il muro della chiesa e di una casa, le vetrate del bar e le colonne dell’asilo. Luoghi molto vicini tra loro.

Il primo pensiero, naturalmen­te, è andato a Erostrato. E non solo perché ormai, in paese, non si parla d’altro. Ma anche perché il mitomane era uscito allo scoperto a luglio dell’anno scorso proprio con delle scritte. Prima sul muro dei magazzini comunali, poi lungo tutta la parete sud del cimitero e infine sulla chiesa. E non ha mai nascosto il suo odio nei confronti degli ebrei. Ieri mattina sono state trovate offese pesanti agli ebrei: «Riapriremo i forni», e ancora, «Ebrei ai forni, Palestina libera». Una pista, quella di Erostrato, che comunque carabinier­i e procura tendono ad escludere, puntando più su una «bravata» realizzata nottetempo da ragazzini.

«Non credo ci sia un collegamen­to con Erostrato – ha commentato don Andrea, parroco di Cesio – so solo che sono state fatte la sera e neanche tanto tardi. Un mio amico è passato alle 21 e non c’era nulla. Quando è tornato indietro alle 23 le scritte erano già lì». Gli inquirenti escludono, per ora, che si tratti di Erostrato. Ne è convinto anche il sindaco Carlo Zanella. «Sembra una ragazzata – ha detto Zanella – Lascia il tempo che trova. Sono atti di una stupidità e di un’ignoranza tali che rimango senza parole. Credo che a Cesio ci si possa esprimere in modo più intelligen­te. Le frasi offendono, creano malumore e danno un’immagine sbagliata del nostro comune. Non ne abbiamo bisogno». Telecamere a Cesio non ce ne sono ma arriverann­o presto. «Stiamo cercando di creare un tavolo di lavoro con enti e autorità – ha concluso Zanella – Premeremo, inoltre, per avviare un progetto di videosorve­glianza nei punti più sensibili. Ci manca l’aiuto economico ma lo troveremo».

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La novità Le ultime scritte comparse a Cesio (Zanfron)

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