Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Banco Bpm, a otto manager bonus per il 2018 da 11 milioni
VERONA Banco Bpm, ai manager andranno bonus per 11 milioni di euro. La delibera è stata approvata ieri dal consiglio di amministrazione convocato a Verona e i soci se la vedranno arrivare nell’assemblea convocata per il 7 aprile, che dovrà approvare i piani per acquistare le azioni, necessarie per alimentare il piano di incentivazione annuale 2018. Piano di certo corposo, visto che la prima nota emessa ieri sera dal terzo polo bancario, in attesa del dettaglio del piano che dovrà essere messo a disposizione dei soci, parla di un valore del piano di 11 milioni di euro, come valore massimo, 1,9 dei quali di paracadute d’oro, ovvero di buonuscite nel caso di licenziamento.
Il piano riguarda gli incentivi riconosciuti alla prima linea dei manager in un arco di tempo di tre o cinque anni. L’elenco degli otto supermanager si apre con l’amministratore delegato di Banco Bpm, Giuseppe Castagna; con lui il direttore generale, Maurizio Faroni, e i condirettori Domenico De Angelis e Salvatore Poloni. Chiudono la lista i vertici operativi di quattro controllate: gli amministratori delegati di Banca Akros, Marco Federico Turrina, di Banca Aletti, Maurizio Zancanaro, di Profamily, Massimo Maria Dorenti, e di Società di gestione Servizi Bp, Ottavio Rigodanza.
Per loro il piano approvato ieri, «finalizzato a premiare, trattenere e motivare il personale», come afferma la nota emessa da Banco Bpm, prevede che gli incentivi scattino di fronte al raggiungimento di soglie di guadagno ma anche di patrimonio e di liquidità. Il piano, che punta, come si legge ancora nella nota emessa ieri sera, ad «allineare gli interessi tra management e azionisti, remunerando le risorse strategiche del gruppo, in funzione della creazione di valore nel medio-lungo termine», prevede, al raggiungimento dei risultati, che la metà dei bonus ai manager vada con l’assegnazione gratuita di azioni, per il 60% subito e il per il 40% in tre o cinque quote annuali, con un vincolo a mantenerle per due anni sulla parte ricevuta subito e di uno per quella differita. Considerando quindi la parte differita, la durata del piano 2018 è su un arco di sette anni.