Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Safilo svaluta per 200 milioni

Manovra sugli avviamenti con effetti pesanti sul bilancio del 2017

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PADOVA Nel suo penultimo giorno di lavoro, e ultimo consiglio da amministra­tore delegato, Luisa Delgado partecipa ad un cda che svaluta l’avviamento di Sàfilo per circa 200 milioni di euro. Il che ricadrà necessaria­mente sul bilancio 2017 che il cda approverà il 13 marzo. L’operazione replica quella già compiuta negli anni scorsi, quando si decisero svalutazio­ni dell’avviamento per 40 milioni nel 2015 e di 150 lo scorso anno, legati all’andamento del business in Estremo Oriente, con il valore dell’avviamento, che stando al bilancio 2016, scese da 583 a 448 milioni. Quella stessa svalutazio­ne da 150 milioni di euro era stata decisiva per mandare in «rosso» l’utile operativo per 116 milioni, con i conti che si chiudevano con una perdita finale di 142.

Lo stesso schema rischia di ripetersi ovviamente anche quest’anno, con effetti ancora più pesanti sui conti 2017, che già devono considerar­e un dato di partenza ancor più difficile rispetto al 2016, come hanno mostrato i dati di fatturato diffusi un mese fa. L’insegna dell’occhialeri­a ha chiuso l’anno con ricavi per 1.047 milioni e cioè, al netto delle variazioni dei cambi, 194 milioni di ricavi in meno, -15,5% sul 31 dicembre 2016. Togliendo l’effetto della perdita della licenza di Gucci, con una caduta dei ricavi di 155 milioni, la dinamica delle vendite sarebbe ugualmente in discesa del 4%. Abbastanza per far decidere gli azionisti olandesi di Hal Holding (42,2%) a convocare un cda straordina­rio il 16 febbraio scorso e comunicare a Delgado che la sua esperienza con Sàfilo si sarebbe chiusa con la fine del mese. Al suo posto, dal 1. aprile, prenderà servizio Angelo Trocchia, carriera sviluppata fino ad oggi esclusivam­ente nei ranghi di Unilever della cui divisione Italia, dal 2013, è stato presidente e ad. Con l’arrivo di Trocchia il gruppo affronterà anche «un aggiorname­nto sul piano strategico a lungo termine» avviando una discussion­e sul rifinanzia­mento da parte delle principali banche creditrici «in consideraz­ione della scadenza, a luglio 2018» delle linee esistenti.

Sempre in ambito occhialeri­a, note più serene giungono invece da De Rigo. Il gruppo di Longarone chiude infatti il 2017 con ricavi per 429,5 milioni, in crescita del 5,5% .

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