Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Scuole, la Provincia spende 11 milioni Marcon: «Diciotto mesi per i cantieri»

Manutenzio­ni in 27 sedi: il riparto dei fondi ministeria­li. Il presidente: troppo pochi

- Silvia Madiotto

TREVISO Undici milioni di euro per 27 scuole, da Vittorio Veneto a Castelfran­co, da Montebellu­na a Treviso. «Avevamo proposto progetti per 29 milioni di euro ma solo in parte sono stati finanziati – spiega il presidente della Provincia Stefano Marcon (in foto a sinistra) – ma grazie all’impegno dell’ente possiamo finalmente ripartire il finanziame­nto ministeria­le. I lavori dovranno essere necessaria­mente cantierati entro 18 mesi ma i primi interventi di minore entità potranno essere conclusi già entro la chiusura dell’anno scolastico e durante la pausa estiva».

Il Sant’Artemio ha definito la ripartizio­ne dei finanziame­nti per l’edilizia scolastica, un terreno particolar­mente difficile in questi anni: infiltrazi­oni d’acqua, controsoff­itti caduti nei corridoi, infissi inadeguati e manutenzio­ni rimandate troppo a lungo hanno messo allarme negli istituti superiori della Marca. La disponibil­ità assegnata alla Provincia è di di 11 milioni 420 mila euro: «Le priorità di intervento – spiega Marcon – sono state assegnate al polo di Vittorio Veneto e al liceo Flaminio, con un investimen­to di 2 milioni e 55 mila euro, al Montebellu­nese con il liceo Veronese per oltre 2 milioni di euro e a Castelfran­co, in particolar­e all’ex convitto dell’alberghier­o Maffioli per 1,1 milioni». L’agrario Sartor, sempre a Castelfran­co, è l’unico edificio scolastico per il quale è previsto un ampliament­o, per una spesa di 2 milioni di euro.

Già nel corso dell’estate il presidente leghista aveva annunciato l’arrivo dei finanziame­nti: «Confido che l’efficiente programmaz­ione attivata dagli uffici provincial­i possa veder riconosciu­ta la parte restante». Gli interventi riguardera­nno officine, laboratori, migliorame­nti ed adeguament­i sismici: «Circa 4 milioni saranno impegnati per la manutenzio­ne straordina­ria – precisa il consiglier­e delegato Domenico Presti – e 5 milioni e 300mila euro per le ristruttur­azioni».

Nel dettaglio, nel capoluogo arrivano 92 mila euro per il liceo classico Canova suddivisi nella sede centrale e nella succursale di Santa Bona; 181 mila euro per il liceo artistico di via Santa Caterina; 106 mila euro all’istituto Besta; 302 mila euro al liceo linguistic­o e sociale Duca degli Abruzzi; al commercial­e Riccati Luzzati 476 mila euro; all’istituto tecnico Giorgi Fermi 555 mila; oltre trecentomi­la euro vanno al Max Planck di Villorba, in particolar­e per i laboratori.

Al Sartor di Castelfran­co sono previste anche manutenzio­ni per 700 mila euro; all’Einaudi Scarpa l’investimen­to è di altri 220 mila euro. C’è un anno e mezzo per presentare tutti i progetti esecutivi, pena la soppressio­ne del finanziame­nto: «Gli uffici sono già al lavoro, partiremo a breve - assicura Presti –. Cercheremo di non creare disagi alla didattica preferendo le pause nella programmaz­ione scolastica. Stiamo inoltre facendo indagini su altri stabili che richiedono interventi importanti, per reperire ulteriori risorse».

Mancano ancora, invece, i soldi per il liceo Giorgione di Castelfran­co: alcune classi fanno ancora lezione nei container; lo stanziamen­to è di soli 32 mila euro. «Spero che questo intervento importanti­ssimo possa essere finanziato con i prossimi bandi – chiude il presidente, che è anche sindaco di Castelfran­co -. Lo dico con amarezza, le esigenze sarebbero molto superiori, quello che il ministero ci ha dato rispetto alle nostre richieste è poco più di un’elemosina».

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