Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Profughi, lo Stato «risarcisce» «Lavoro e casa ai trevigiani»
A Ca’ Sugana bonus di 400 mila euro: «Investiremo per i nostri cittadini»
TREVISO Quattrocentomila euro: a tanto ammonta il contributo assegnato dallo Stato al Comune di Treviso per compensare «gli oneri sostenuti dalle amministrazioni che accolgono i richiedenti di protezione internazionale». Ne dà notizia Ca’ Sugana per bocca del vicesindaco e assessore Roberto Grigoletto, che annuncia: «Saranno spesi per i disoccupati e i trevigiani in emergenza abitativa». «Un ristoro importante e aggiungerei doveroso che vogliamo mettere a disposizione dei nostri concittadini», afferma Grigoletto. «Per questo ho predisposto immediatamente un progetto che risponda a quelle emergenze sociali con le quali ci misuriamo e che dobbiamo affrontare ogni giorno: la casa e la disoccupazione. Ho già ottenuto il via libera dalla giunta».
Nello specifico l’assessorato al Sociale, nel giro di pochi
giorni, metterà a punto un avviso di interesse rivolto al cosiddetto «privato sociale» (enti, associazioni, cooperative del terzo settore, volontariato) che gestiscono alloggi da destinare a persone in situazione di disagio: «Penso in particolare a nuclei familiari, magari con bambini ma anche a singoli destinatari di sfratto, alcuni in attesa di assegnazione di alloggio Erp: finora abbiamo ristrutturato e messo a disposizione di chi è in graduatoria 150 appartamenti e su altri 34 stiamo lavorando. Nessuno rimarrà in strada». Altri fondi saranno destinati, appunto, al lavoro tramite formule «di formazione e inserimento lavorativo, che chiederemo di realizzare con Unindustria Servizi e l’Università di Ca’ Foscari». «Insieme agli assessori Cabino e Manfio intendo far partire dei tirocini aziendali e stage finalizzati all’assunzione di nostri concittadini disoccupati, perché hanno perso il lavoro o non ancora occupati perché non riescono ad entrare nel mondo lavorativo, come i giovani. Prima sentirò anche i sindacati», assicura Grigoletto. Che chiude: «È fondamentale garantire condizioni di tranquillità e di sicurezza, essendo i presupposti della coesione sociale e della civile convivenza».