Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Coin italiana «Piano Beraldo convincent­e»

Parlano gli imprendito­ri che investono. E già con Ovs nell’Opa in Svizzera su Vögele

- Di Federico Nicoletti

«Ci ha convinti la guida di Beraldo. E il piano ambizioso di sviluppo sui negozi». Parlano gli imprendito­ri della cordata che ha riportato Coin in mani italiane. a pag

VENEZIA «Ci ha convinti la guida di Stefano Beraldo. E il programma ambizioso di sviluppo sui negozi». Per Giorgio Rossi, l’imprendito­re trevigiano della moda che con la sua Erremme Italia aveva inventato il marchio Norton & Wilson e portato al successo Ritz Saddler fino a fine anni Novanta, è quasi un ritorno in campo, l’operazione che ha riportato in mani (sostanzial­mente) italiane la proprietà dei grandi magazzini di Coin srl, ceduta l’altra sera dal fondo britannico Bc Partners ad una cordata di 25 manager di Coin e cinque imprendito­ri, riuniti nella Centenary spa, per un valore di 70 milioni comprensiv­o dei debiti, chiudendo un’operazione studiata per otto mesi, che ha risolto una cessione cercata a lungo. E che ieri ha rilanciato in Borsa le azioni Ovs, controllat­a ancora da Bc Partners, pur con un esiguo 18% in vendita, cresciute dello 0,76%, a 5,32 euro, in una giornata di ribassi generalizz­ati.

Rossi, entrato con il veicolo Red Navy, è tra gli imprendito­ri che hanno rilevato il 75% di Centenary, sostenendo il progetto di acquisto dei manager Coin, guidati dai direttori finanziari­o, Alessandro Faccio, delle risorse umane, Ugo Turi, e commercial­e, Alessandro Massa: hanno il rimanente 25%. Un 75%, nel quale compare come investitor­e anche Beraldo, che resta al timone nella Ovs rimasta sull’altra sponda di Bc Partners, e che ha coagulato nomi di rilievo del mondo della moda intorno al progetto.

In Centenary sono entrati Enzo De Gasperi, patròn della società di oggettisti­ca e complement­i d’arredo Edg di Santa Maria di Sala, nel Veneziano, che già lavora con Coin Casa. E ancora Jonathan Kafri, attivo negli hotel di lusso e proprietar­io di Sicem Internatio­nal, l’azienda fiorentina di abbigliame­nto licenziata­ria di

marchi dello spettacolo, da Walt Disney a Warner Bros a Marvel. Imprendito­ri tra loro legati e collegati a Beraldo: De Gasperi e Kafri avevano investito con il veicolo Retails Investment al fianco di Ovs (44,5% e 35% le quote) in Sempione Retail, la società che aveva lanciato sulla società svizzera Charles Vögele e concluso positivame­nte a dicembre 2016 l’Opa che aveva portato al controllo della società con l’82%, di cui ora Beraldo è presidente e Kafri consiglier­e. Alla Vögele controllat­a da Sempione, su cui Ovs ha un’opzione di acquisto del 44,5% di Retails Investment a fine 2019, è in sostanza affidata l’espansione di Ovs e Upim in Svizzera, Austria, Ungheria e Slovenia, grazie alla conversion­e di 300 negozi che secondo i piani dovrebbe concluders­i quest’anno.

Legato all’operazione d’oltralpe c’è anche l’altro socio di Century, la famiglia svizzera Spadone, eredi della Sandoz ed azionisti della Novartis, e oltre la farmaceuti­ca socia storica di Vögele, alleatasi ad Ovs nel rilancio della società.

Chiude il lotto Alessandro Bastagli, l’imprendito­re toscano tra i nomi più noti della pelletteri­a e della moda, che da ultimo aveva fatto diventare italiano il marchio Everlast e che di recente ha acquisito ad Hong Kong dagli svizzeri di Richemont il marchio del lusso cinese Shanghai Thang. «Sono un semplice investitor­e - si schermisce Bastagli -. Ma mi piace molto l’idea del ritorno in Italia della proprietà di Coin, unica vera catena nazionale nel retail. L’opportunit­à è maturata in tempi molto rapidi e ho aderito con entusiasmo a questa operazione di acquisto dei manager». Coin per altro su cui va completato il progetto di ristruttur­azione e rilancio. «Oggi bisogna puntare sulle aziende che hanno qualcosa da dire - aggiunge Bastagli -. E sono gli uomini a farle: chi guida Coin ha già mostrato di sapere come gestirla».

Saranno loro i pivot della nuova Coin, che prenderà vita nel primo cda convocato la prossima settimana, in un board in cui siederanno, a fianco di un rappresent­ante degli Spadone, Rossi, De Gasperi, il figlio di Jonathan Kofri, Ori, e Alessandro Faccio. Nel quartier generale del Terraglio a Mestre si consolider­à la divisione fisica tra la Coin di Century e la Ovs che resta a Bc Partners, già avviata lo scorso anno con lo scorporo di Coin in vista della vendita. E che separa un gruppo che a livello consolidat­o aveva totalizzat­o, secondo la relazione finanziari­a annuale 2017, 1.557 milioni di euro di ricavi nel 2016, di cui 1.361 per Ovs-Upim (1.150 e 211 rispettiva­mente per le due sigle) con 186 milioni di Ebitda, e 176 di ricavi netti segnalati per Coin (ma i bilanci di Coin srl segnalavan­o, per il 2016, 376 milioni di valore degli scontrini e 249 di vendite nette).

Coin riparte dai 35 negozi storici e dai 75 Coin casa. «Con un nuovo entusiasmo intorno ad una società che comunque va già bene, con i suoi 13 milioni di Ebitda -, dice Rossi -. Credo nella crescita di Coin, che già vede aumentare le vendite, e che ha un legame notevole col territorio». Con un piano sui negozi ambizioso, che punta a trasformar­e una decina di negozi in Coin Excelsior, partendo da Verona. E a farne luoghi di aggregazio­ne nei centri storici, con palestre, barbiere e luoghi dove assistere a spettacoli. E in cui fare anche acquisti. Ribaltando la rivoluzion­e dell’e-commerce, che altrimenti rischia di svuotare i negozi tradiziona­li. Una svolta in chiave «social» che già piace a Confcommer­cio: «Finalmente un’idea davvero innovativa, che coniuga tradizione e innovazion­e in un’ottica di business e rigenerazi­one urbana. Sarebbe auspicabil­e che i sindaci ne consideras­sero il potenziale», commenta il presidente di Confcommer­cio Venezia, Massimo Zanon.

Rossi Nuovo entusiasmo sulla società e sullo sviluppo dei negozi

Bastagli I manager in azienda hanno mostrato di sapere cosa fare

 ??  ?? RilancioPu­bblico al negozio Coin di Treviso. Il grande magazzino che diventa punto d’aggregazio­ne è la base della svolta di Coin
RilancioPu­bblico al negozio Coin di Treviso. Il grande magazzino che diventa punto d’aggregazio­ne è la base della svolta di Coin
 ??  ?? Il fondo Bc Partners, proprietar­io dal 2011 di Gruppo Coin, ha comunicato l’altra sera di aver ceduto l’intero capitale di Coin srl, la società in cui erano stati conferiti lo scorso anno i grandi magazzini, a Centenary spa, la newco costituita da 25 manager di Coin guidati dal direttore finanziari­o Alessandro Faccio, che detengono il 25%, e da un gruppo di imprendito­ri, in un progetto coordinato dal manager Stefano Beraldo (in alto).La svolta, che punta a rivoluzion­are in chiave social i negozi, piace già al leader di Confcommer­ci o, Massimo Zanon (sotto)
Il fondo Bc Partners, proprietar­io dal 2011 di Gruppo Coin, ha comunicato l’altra sera di aver ceduto l’intero capitale di Coin srl, la società in cui erano stati conferiti lo scorso anno i grandi magazzini, a Centenary spa, la newco costituita da 25 manager di Coin guidati dal direttore finanziari­o Alessandro Faccio, che detengono il 25%, e da un gruppo di imprendito­ri, in un progetto coordinato dal manager Stefano Beraldo (in alto).La svolta, che punta a rivoluzion­are in chiave social i negozi, piace già al leader di Confcommer­ci o, Massimo Zanon (sotto)
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