Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Sei i «belumat» a Roma, anzi sette Il Carroccio primo in 52 comuni su 63
Al debutto: i sindaci Badole e De Carlo, Bond e Saviane. Bressa a Bolzano
BELLUNO È ufficiale: sei i parlamentari «belumat doc» che rappresenteranno la provincia nella prossima legislatura. In aumento rispetto al 2013 quando ne erano stati eletti quattro: due alla Camera (D’Incà e De Menech) e due al Senato (Bellot e Piccoli). Nelle votazioni di domenica hanno prevalso sei bellunesi, cinque deputati e un senatore.
Per la Camera, il collegio uninominale è stato conquistato dal sindaco leghista di San Gregorio (che rimarrà in carica), Mirco Badole (Lega).
Nel proporzionale conferme e volti nuovi: l’ex sindaco di Ponte nelle Alpi Roger De Menech, eletto con il Pd già nel 2013; il pentastellato di Trichiana Federico D’Incà, anche lui alla seconda legislatura; Dario Bond (Forza Italia), rientrato dopo dieci anni come consigliere regionale e tre di pausa; il sindaco di Calalzo di Cadore, Luca De Carlo (Fratelli d’Italia), anche lui che resterà titolare del municipio.
L’unico bellunese al Senato, eletto al proporzionale, il segretario provinciale della Lega, Paolo Saviane. Ce ne sarebbe un altro, eletto però per il Pd nel collegio uninominale al Senato a Bolzano in Trentino Alto Adige: Gianclaudio Bressa, sindaco di Belluno dal ’90 al ’93, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri. Questi i nomi bellunesi.
Ma eletti anche candidati di altre province. All’uninominale al Senato, in cui Belluno veniva accorpata ad alcune zone di Treviso, Venezia e Rovigo, ha primeggiato il sindaco leghista di Sernaglia della Battaglia Sonia Fregolent.
Gli altri deputati eletti nel proporzionale sono Angela Colmellere, sindaco di Miane (Treviso) e il consigliere regionale Franco Manzato, di Oderzo, entrambi della Lega.
Al proporzionale per il Senato hanno prevalso: l’imprenditore e politico trevigiano Gianpaolo Vallardi (Lega); il veneziano Andrea Cusin, già deputato di Forza Italia; Andrea Ferrazzi consigliere comunale a Venezia (Pd); i due pentastellati, l’ex sindaco di Mira Orietta Vanin e il trevigiano Gianni Pietro Girotto già senatore del M5s.
Nel Bellunese, in 52 comuni su 63, il Carroccio ha totalizzato il maggior numero di preferenze. Colle Santa Lucia, piccolo paese dell’Alto Agordino, ha sfiorato il 50% di voti a favore della Lega (49,68%). È il risultato più alto della provincia. Bene anche a Selva di Cadore (44,72%), Voltago Agordino (43,22%), Rocca Pietore (41,37%), Arsiè (40,23%) e Feltre (28,95%).
Solo cinque i comuni col Pd in prima posizione: Soverzene (32%), Ospitale di Cadore (29,17%), Cibiana (22,27%), Zoppè (21,43%).
Nel capoluogo il Pd primo con 4.673 voti (24,36%), ma di poco, perché la Lega ne ha ottenuti soli 98 in meno. I comuni grillini: Danta di Cadore (31,02%), Trichiana (30,8%), San Nicolò Comelico (30,64%), Perarolo (27,81%) e Pieve di Cadore (22,49%).
L’unica voce fuori dal coro Calalzo, dove alla prima posizione c’è Fratelli d’Italia, trascinata dal sindaco (e ora deputato) Luca De Carlo.