Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Papà ha toccato la mia amica»: a processo

Immigrato a giudizio per violenza su minore. La storia svelata a scuola dalla figlia

- M.Cit.

TREVISO «Il mio papà è cattivo. Picchia la mamma, picchia il cane e ha fatto delle brutte cose alla mia amichetta». Con queste parole, confidate da un’allieva alla psicologa della scuola, sono venuti a galla, gli abusi subiti da una ragazzina trevigiana di 11 anni. Con una confidenza, uno sfogo sulle difficoltà della propria famiglia, la ragazzina ha infatti svelato che quel papà orco, aveva molestato la sua amichetta. E per questo l’uomo, un 50enne marocchino, è finito a processo con l’accusa di violenza sessuale su minore.

I fatti risalgono al 2013, quando la piccola vittima aveva appena 11 anni. E si sono consumati in una palazzina, in un comune dell’hinterland cittadino. Un condominio nel quale era andata a vivere la famiglia magrebina. Padre, madre e due figli con i quali l’11enne, che già risiedeva lì, è subito diventata amica. Saliva spesso nel loro appartamen­to a giocare. Un giorno però, gli amichetti non erano in casa, c’era solo il 50enne. «Resta qui ad aspettarli, intanto ti accendo la television­e» le avrebbe detto. E la piccola si è fidata. Lo conosceva, era il padre della sua amica. Si è seduta sul divano. Lui si è seduto accanto a lei. E lì sarebbe avvenuta la violenza.

L’ha palpeggiat­a nelle parti intime e l’ha obbligata a mettere le mani sui suoi genitali. Ripetutame­nte. La ragazzina, impaurita e sotto choc non ha reagito. Non si è ribellata. E’ rimasta impietrita sul divano. Fino a quando è riuscita ad andarsene. Solo qualche tempo dopo l’ha raccontato all’amichetta che l’ha confessato alla psicologa. Ieri in tribunale è iniziato il processo all’uomo che respinge le accuse.

Accuse respinte anche da un 43enne marocchino, accusato di aver abusato di un 14enne, figlio di amici di famiglia. L’uomo a processo per violenza sessuale su minore, avrebbe costretto il ragazzino una prima volta a subire baci e carezze con l’invito: «Andiamo al Piave, stiamo da soli e possiamo fare tutto quello che vogliamo». Pochi mesi dopo, l’avrebbe poi aggredito in casa, immobilizz­ato e denudato e costretto a subire palpeggiam­enti e a toccarlo.

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A giudizio un immigrato, 50 anni. La presunta vittima aveva 11 anni nel 2013, eooca dei fatti
In aula A giudizio un immigrato, 50 anni. La presunta vittima aveva 11 anni nel 2013, eooca dei fatti

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