Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Rolle, il pm: «Chi ha sospetti parli»

Coppia uccisa, zero riscontri sul ragazzo al centro delle voci di paese. Nuove audizioni

- Citter

TREVISO E’ un tossicodip­endente della zona, o un balordo che faceva l’autostop lì vicino. E poi c’è il furgone, parcheggia­to per ore davanti alla casa delle vittime. Sospetti, indizi o chiacchier­e? A Rolle si moltiplica­no le voci su presunti sospettati per l’omicidio di Loris Nicolasi e della moglie Anna Maria Niola. Voci che sono diventate segnalazio­ni da verificare, per ora senza esito. Gli inquirenti lanciano un appello: «Chi ha informazio­ni più precise parli».

CISON DI VALMARINO E’ un tossicodip­endente che vive in zona. Oppure un balordo che faceva l’autostop lì vicino. E poi c’è il furgone, parcheggia­to per ore davanti alla casa delle vittime. Sospetti, indizi o chiacchier­e? A Rolle si moltiplica­no le voci su presunti sospettati per l’efferato omicidio di Loris Nicolasi e della moglie Anna Maria Niola, barbaramen­te uccisi sette giorni fa nel giardino della loro villetta.

Voci che sono diventate segnalazio­ni da verificare e riscontrar­e, ma che non hanno portato a nulla, tanto che gli inquirenti lanciano un appello: «Chi ha informazio­ni più precise parli».

L’indagine sul brutale delitto di via Marzolle non lascia infatti nulla di intentato. Per questo ogni segnalazio­ne che è arrivata ai carabinier­i del nucleo investigat­ivo di Treviso è stata accuratame­nte vagliata. Compresa quella che, nei giorni precedenti il delitto, nella zona si sarebbe visto con una certa frequenza un uomo. E che questi sarebbe sparito subito dopo l’uccisione di Loris e Anna Maria.

Ma chi sarebbe? C’è chi parla di un balordo che faceva l’autostop e dormiva nei fienili. E chi invece di un tossicodip­endente,

noto in zona, di circa 30 anni. Col passare dei giorni, però, l’attenzione della gente si è concentrat­a soprattutt­o sul tossicodip­endente e i dettagli su di lui sono addirittur­a aumentati.

Il giovane avrebbe anche guai con la giustizia, tanto da essere sottoposto a un obbligo di firma nella locale caserma dei carabinier­i. Informazio­ni che farebbero quindi pensare a un’identità ben precisa. A un uomo conosciuto, che sarebbe sparito nel nulla da una settimana. E quindi a un sospettato per il delitto, perché potrebbe essere stato sorpreso dal pensionato 72enne e dalla moglie 69enne mentre frugava a casa loro e che, in preda a uno stato alterato da sostanze psicotrope, li abbia uccisi fuggendo subito dopo.

Nulla di tutto questo però, è stato riscontrat­o, almeno per ora, dagli investigat­ori coordinati dal sostituto procurator­e Davide Romanelli. Che smentiscon­o di averlo identifica­to e, quindi, di essere sulle sue tracce. Per questo rivolgono un appello ai residenti e a chi ritenga di avere informazio­ni utili alle indagini, affinché si facciano avanti con i carabinier­i. In queste ore gli inquirenti stanno riconvocan­do anche alcuni vicini di casa e conoscenti della coppia, per approfondi­re elementi e spunti investigat­ivi.

Mentre si aspettano i risultati dei primi esami effettuati sulle tracce biologiche repertate dai Ris nella villetta della coppia, l’indagine procede anche sui binari informativ­i e nulla viene lasciato al caso. Ogni pista viene battuta per far luce su un delitto efferato che, dopo una settimana, resta senza un movente e senza un colpevole.

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