Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Futura», la sinistra di Manildo prende forma
Primi passi del laboratorio politico che nasce per arginare la super Lega. Nieri: creiamo una comunità di valori
TREVISO La lista di sinistra c’è e si chiama Futura. La faticosa tenuta del Pd a Treviso città, superato nei numeri dalla Lega pigliatutto, mette preoccupazione alla coalizione di governo: il voto alle civiche e al partito potrebbe non bastare, serve spingersi oltre, «ma sempre nel solco della continuità amministrativa». Futura – la sinistra a Treviso attinge al mondo della scuola, sindacale e ambientalista, e ha coinvolto anche una importante fetta di immigrati nel capoluogo. Il tentativo di dialogo con Impegno Civile, la lista gialla rappresentata a Palazzo dei Trecento, è in stato avanzato per confluire in un unico simbolo.
Martedì sera una trentina di persone ha dato avvio al cantiere: «Queste amministrative non sono un’altra partita ma il secondo tempo, una vera sinistra non fa opposizione al sindaco uscente». Il riferimento è a chi, sempre a sinistra, sta invece provando a farlo. Così, per colmare un’assenza, nasce «una freccia all’arco di Manildo» per ambiente, solidarietà e diritti, toccando i temi della casa, delle periferie, delle fragilità sociali e dell’integrazione.
Il portavoce sarà Michele Zappia, e del progetto fa parte la consigliera comunale del Pd Michela Nieri. «C’è molta voglia di partecipare – spiega -. L’idea è quella di costruire qualcosa di solido a Treviso, il fine elettorale è secondario. Dobbiamo creare una comunità coesa attorno a dei temi importanti per la città, per convincere i cittadini della bontà delle nostre proposte e idee. Pensiamo che questa possa essere una risposta a chi chiede più sinistra». Il Pd, dice, si è allontanato dai cittadini: «Il problema è emerso anche a livello nazionale, questo progetto è un dialogo aperto con Treviso e aderirà al manifesto e alla coalizione del sindaco Manildo».
Si va ad aggiungere quindi alle altre 4 liste: Partito Democratico, Trevisoè (di Paolo Camolei), Treviso Civica (di Franco Rosi) e la lista del sindaco, che potrebbe attingere anche a Per Treviso oltre che nella società civile, con uomini di fiducia del primo cittadino.
Fra i sostenitori c’è anche Abdallah Khezraji, storico volto della comunità immigrata. «Treviso è una città felice, a livello politico ha superato le difficoltà delle espressioni negative nei confronti degli stranieri di qualche anno fa – dice -, è una città moderata e non c’è bisogno di tanta sinistra, serve che sia responsabile ed equilibrata. Chi continua a fare opposizione anche dall’interno, come fa Said Chaibi, sbaglia». Coalizione Civica, il progetto politico del consigliere di Sinistra Italiana con Luigi Calesso, aveva cominciato collocandosi come rivale di Manildo, ma dopo le politiche le posizioni divergenti stanno tornando ad allinearsi. A questo punto, però, sarà il sindaco a prendere posizione. Khezraji non si candiderà, «ma ci sono due persone che vogliono dare il loro supporto a Futura, sono di origine straniera e amano la loro città, è questo che conta».
Nel centrodestra, mentre il Carroccio brinda al successo da primo partito in città, e nonostante il boom della Lega al 27% e il risultato della coalizione con Forza Italia e Fratelli d’Italia sopra il 41%, rimane il nodo della lista Lista Gentilini. Quei voti, contro un sindaco uscente, potrebbero rivelarsi importanti: i fedelissimi dello Sceriffo non ritengono quei voti scontati alle amministrative quando le persone, talvolta, contano più dei partiti. I contatti fra il gruppo dei ribelli e la Lega non sono ancora ripartiti, anche se tutti esprimono seri dubbi su una possibile riconciliazione.
L’incontro
Ieri il primo incontro per la nuova creatura Khezraji: «Chi va contro il sindaco sbaglia»
Nieri (Pd) C’è voglia di qualcosa di solido in città, il fine elettorale viene dopo
Khezraji Treviso è una città moderata che ha bisogno di sinistra
La via delle civiche Con questo nuovo soggetto le liste del primo cittadino salgono a cinque