Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Insulti, minacce, quindi le botte La rissa tra famiglie rom scoppia di fronte all’ufficio anagrafe
TREVISO Momenti di grande tensione ieri pomeriggio in piazza Rinaldi, all’ufficio anagrafe del Comune di Treviso. Per motivi personali, poco prima delle 15, i membri di due famiglie rom si sono azzuffati davanti a decine di cittadini che erano in coda sbrigare le pratiche agli sportelli.
È stato tutto molto improvviso, lasciando di stucco i presenti. Un giovane era seduto all’interno del palazzo municipale, assieme ad altre persone; il presunto rivale è entrato e dopo aver discusso lo ha trascinato fuori, prendendolo per la giacca. All’esterno, nella piazza pedonale, è cominciata una lite piuttosto accesa, sfociata in una rissa alla quale si sono uniti altri membri della famiglia, uomini e donne, tutti in stato di forte agitazione.
È stato quindi necessario l’intervento di tre auto dei carabinieri, diversi agenti e due vigili della polizia locale. Una donna ha accusato le forze dell’ordine di intervenire solo quando nel mirino ci sono persone rom, come loro, adducendo a una forma di discriminazione. Uno degli uomini presenti invece, fra i più anziani, invitato a moderare i toni e a spiegare cosa fosse successo, ha minacciato i militari: «Se mi portate in caserma la faccio esplodere».
Dopo un quarto d’ora di tensioni la calma è tornata, i molti trevigiani che stavano assistendo alla scena sono entrati a Palazzo Rinaldi e tutto è rientrato nella quotidiana tranquillità della piazza. Non c’è stata interruzione di pubblico servizio, la baraonda si è svolta quasi interamente all’esterno consentendo agli sportelli di lavorare; sono stati invece segnalati per rissa i tre protagonisti di 17, 25 e 27 anni.