Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
PROSECCO BRINDISI AL CINEMA
Dopo i premi, arrivano anche i numeri: il film di Padoan in quattro mesi registra 100 mila spettatori e si conferma strumento di promozione veneta La Regione: subito altri investimenti sulle pellicole che raccontano il territorio
Finché c’è Prosecco c’è speranza. Mai titolo fu più azzeccato per un film che, raccontando le imprese dell’ispettore Stucky, adesso è diventato pure una case history per il turismo veneto. Uscita ad ottobre dello scorso anno, la pellicola è ancora in proiezione grazie all’ottimo afflusso di pubblico: nella prima settimana di uscita ha infatti ottenuto il miglior risultato nazionale per quanto riguarda il gradimento del pubblico.
Ad oggi, sono state raggiunte oltre 150 sale in tutta Italia per un totale di oltre centomila spettatori. Un risultato storico per un’opera prima che adesso si appresta a varcare l’oceano, previste proiezioni dagli Usa al Giappone.
Ma il successo si era visto anche sul fronte dei premi. Presentato in occasione della Festa del Cinema di Roma, il film aveva ottenuto importanti riconoscimenti internazionali: «Best cinematography» al Cape Town film festival, «Mention speciale du public» al Les rencontres du cinema italien di Tolosa, in Francia, «Closing night» al Festival del cinema italiano di Madrid. Ma c’è anche il recentissimo «Premio Sguardi» del diciannovesimo Sudestival, riconoscimento che gli permetterà di avere una sottotitolazione per non udenti e l’audiodescrizione per i non vedenti.
E, adesso, diventa pure un prodotto cross mediale: ieri in conferenza stampa a Treviso è stato presentato il dvd (dentro ci sono scene extra, backstage, trailer, interviste e video sul turismo nella Marca Trevigiana) che si affianca al libro, al diario del film e al music video progettato da Universal Music. Il dvd sarà distribuito tra Italia, Francia e Polonia; ma presto il film arriverà anche negli Usa, in Asia, in Giappone, in Sud
America e Oceania. Entusiasta Federico Caner, assessore regionale al Turismo. «Collegare la promozione enogastronomica con quella turistica e cinematografica è la via giusta», dice. «Siamo decisi a continuare ad investire sul cinema che racconta il territorio. Da poco sono stato a Bruxelles per chiedere all’Unione Europea di utilizzare i fondi Por-Fesr da qui al 2020 in analoghe produzioni. Se la Regione metterà un milione di euro, ne otterremo cinque o sei dall’Europa. Dopo l’apertura della Film commission del Veneto, adesso serve aprire un bando per selezionare le proposte».
Anche Gianni Garatti, presidente della Treviso Film Commission e del consorzio turistico Marca Treviso, è sicuro che l’indotto turistico se ne avvantaggi. «In questo caso, coi centomila euro di finanziamenti pubblici investiti, abbiamo avuto un ritorno enorme di promozione del territorio – dice - crediamo che il cinema serva anche a questo». Finchè c’è prosecco c’è speranza, si diceva. Chissà se quando scrisse il libro Fulvio Ervas avrebbe mai creduto che con la cinepresa di Antonio Padovan il suo lavoro sarebbe divenuto apripista di una nuova strategia culturale e comunicativa della Regione.
Al centro della storia il celebre ispettore Stucky (interpretato da Giuseppe Battiston), metà veneto e metà persiano chiamato ad indagare sul conte Desiderio Ancillotto, proprietario di un vasto terreno dedicato alle vigne. Da questo input poi si sviluppa una trama tra omicidi, ombre di vino e paesaggi mozzafiato delle colline trevigiane, perfetto scenario per invogliare lo spettatore ad un viaggio.