Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Bus ecologici e nuova viabilità Ora si studia il percorso per il treno
DolomitiBus, 39 nuovi mezzi. De Berti: «Terzo studio per il treno delle Dolomiti»
BELLUNO Nuovi autobus ecologici, ma anche trasporto su rotaie. Se da una parte si rinnova la flotta di DolomitiBus, nel Bellunese non viene meno il progetto del Treno delle Dolomiti. Trenta nuovi autobus, urbani ed extraurbani, tutti rigorosamente a basse emissioni inquinanti, andranno a potenziare il parco mezzi della compagnia di trasporto locale bellunese, rendendo DolomitiBus, secondo le parole del presidente Giuseppe Pat, una delle società con i veicoli più moderni d’Italia. «Gli 8,8 anni di età media dei nostri autobus - ha spiegato Pat - ci pongono ai vertici nazionali e quasi in linea con la media europea».
I nuovi bus sono stati presentati ieri mattina in Piazza dei Martiri, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale ai trasporti, Elisa De Berti, del presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, di Stefania Ganz, assessore all’ambiente e alla mobilità del Comune di Belluno e dei vertici di Dolomiti Bus. Tra il pubblico, molti dei nuovi neo-parlamentari: Saviane, Bond, De Carlo, insieme all’assessore regionale all’ambiente Giampaolo Bottacin.«Con questi nuovi mezzi, la quota di nostri autobus euro 6 è di oltre il 27% - ha spiegato Pat -. Stiamo cercando di venire incontro alle esigenze di una provincia che per larga parte è a domanda di trasporto debole, ma che in alcune aree soffre la congestione del traffico».
«Ecco perché - ha fatto eco Stefania Ganz - è importante ricordare lo slogan di questa presentazione: “più spazio per te, più spazio per l’ambiente” non significa solo inquinare meno, ma anche, utilizzando il trasporto collettivo, lasciare in garage le auto, che per gran parte della giornata restano ferme in strada o nei parcheggi e ci rubano, letteralmente, spazio».
Spazio da dedicare anche ai pedoni, nei giorni di festa: «Abbiamo chiesto a DolomitiBus - ha chiarito Ganz - di formulare una proposta per rendere definitiva la modifica dei percorsi degli autobus nei giorni festivi, per far sì che i mezzi non passino in Piazza dei Martiri».
I nuovi autobus, 17 per il trasporto urbano e suburbano, 11 per le tratte extraurbane e 2 minibus da 20 posti, sono stati acquistati grazie al contributo della Regione Veneto, che ne ha cofinanziati 13 al 60%. «Belluno per il trasporto pubblico può definirsi all’avanguardia - ha commentato Elisa De Berti - e può fare da traino alle altre province, anche per quanto riguarda il treno. Come Regione stiamo spingendo perché Rfi completi l’elettrificazione della ferrovia fino a Belluno, così da poter, dal 2020, ripristinare le linee dirette da Belluno verso Padova e Venezia, grazie anche ai 69 nuovi elettrotreni che viaggeranno in Veneto».
Senza dimenticare la partita, sulla quale Zaia ha puntato molto, del Treno delle Dolomiti: «Ci siamo fermati un attimo, in attesa che la Provincia stanziasse i 200mila euro necessari per l’analisi del terzo tracciato proposto dai sindaci del Cadore - commenta De Berti -. Ora i soldi ci sono e quindi l’iter proseguirà».
Il numero 1 Pat Siamo ai vertici in Italia e in linea con l’Europa
Rotaie
La Provincia ha stanziato 200mila euro per uno studio del tragitto