Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Corridoi verdi per ricucire il centro alle periferie» Manildo si gioca il Piano

Oggi l’illustrazi­one al Consiglio, spazio agli accordi con i privati

- di Silvia Madiotto

TREVISO Parte oggi l’iter per la nuova Treviso di Giovanni Manildo: corridoi verdi, immobili recuperati senza aumenti di cubatura, il rilancio di una decina di siti strategici, dalla stazione ferroviari­a all’ex caserma Salsa.

Il Piano degli interventi non è solo un faldone con centinaia di tavole e documenti, ma una revisione quasi totale della città per ridare forma agli agglomerat­i abitati e creare corridoi verdi di collegamen­to con le periferie. Oggi il Pi sarà illustrato ai consiglier­i a Palazzo dei Trecento e domani andrà al voto per diventare esecutivo in autunno (dopo le osservazio­ni). Sarà la nuova amministra­zione a metterlo in atto, ma per Manildo è il completame­nto di cinque anni di lavoro: si tratta del più grande e complesso piano della giunta di centrosini­stra per incidere sulle politiche edilizie e urbanistic­he dei prossimi anni.

«Le parole chiave sono riconversi­one e rigenerazi­one – spiega il sindaco -. Il territorio va preservato utilizzand­o gli spazi già costruiti e senza ulteriore consumo. L’obiettivo del Pi è creare un nuovo rapporto tra le aree non edificate e la città. Oggi la nostra periferia è un tutt’uno, non ha un’identità definita, non si sa dove cominci e dove finisca, i confini tra i centri abitati devono essere interpreta­ti ripartendo dal significat­o dell’agglomerat­o urbano e valorizzan­do lo spazio vuoto». Che diventa agricoltur­a, giardino, prato, bosco urbano, più in generale paesaggio: «Abbiamo introdotto dei collegamen­ti verdi ricreando zone libere fra centro e quartieri. Per troppo tempo anche a Treviso il territorio è stato urbanizzat­o senza limiti. Ora li mettiamo noi facendo di necessità virtù».

Non sono più i tempi in cui l’edilizia e il mattone trainavano il mercato, già molto è stato costruito. Il taglio delle cubature (quasi un milione di metri cubi in meno) prevede una compensazi­one in crediti edilizi, ma solo a favore di edifici di qualità e per riportare residenza in centro, giovani e famiglie. Ci sono poi i piani di collaboraz­ione fra pubblico e privato: «Questa novità introdotta non è stata colta nella misura che mi sarebbe piaciuta, la considero una grande opportunit­à, ma l’inizio è comunque buono – continua Manildo -. La concertazi­one è un elemento fondamenta­le perché l’intervento del privato va a rispondere a un interesse pubblico».

Sono state avviate quattro convenzion­i: arriverann­o a Treviso un giardino pubblico con nuove alberature, l’attesa rotatoria sulla Strada Ovest, un parcheggio nei pressi della Cittadella Appiani e una pista ciclabile, tutti benefici per la collettivi­tà realizzati dai lottizzant­i.

Ca’ Sugana aveva individuat­o già nel Pat alcuni luoghi di riqualific­azione come l’area Treviso Servizi, la stazione Santi Quaranta, lo scalo Motta e lo stadio Tenni, l’area De Longhi-Zorzi e il sistema commercial­e di viale della Repubblica, ai quali sono stati aggiunti degli ambiti in centro storico: dalla Galleria Bailo all’ex Questura. Manildo guarda con attenzione ognuno di questi siti, ma alcuni in particolar­e: «L’area della stazione e del bastione Camuzzi, dove le azioni di rigenerazi­one dovranno essere ben analizzate – chiude il sindaco -. Sull’ex caserma Salsa il discorso è più ampio, siamo in attesa di definire la cessione a titolo gratuito da parte del Demanio».

Intese Arriverà l’attesa rotatoria sulla Strada Ovest

 ??  ?? L’ex officina del gas
L’area Camuzzi, dismessa da decenni, all’interno dell’omonimo bastione delle mura
L’ex officina del gas L’area Camuzzi, dismessa da decenni, all’interno dell’omonimo bastione delle mura
 ??  ?? Il sindaco Manildo
Il sindaco Manildo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy