Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ladra d’informazio­ni dal sistema in Procura L’ex amica l’accusa

- D. P.

BELLUNO «Ricevevo informazio­ni sui miei fascicoli giudiziari. A che punto erano, cosa decidevano i magistrati». Livia Mateescu è parte offesa nel processo per calunnia che vede alla sbarra Ginevra Esposito, la dipendente della Procura già nota per aver sottratto informazio­ni private al sistema informatic­o del Tribunale e di averne poi diffuse alcune. «Eravamo amiche — ha raccontato ieri mattina Mateescu — Ci siamo conosciute nel 2008, abitavamo vicine. Mi ha anche ospitato quando mi sono separata dal mio ex marito. Mi aveva detto di essere la segretaria del Pm Gallego e che aveva accesso a tutti i fascicoli». Dal 2011 al 2013 la commessa della Procura aveva effettuato 18.196 accessi al sistema informatic­o, di cui 17.387 dal suo computer. Aveva un nome utente e una password con cui accedervi, mancava però un’autorizzaz­ione specifica. Le sue mansioni non prevedevan­o l’uso di quel programma in cui erano custoditi tutti i casi del Tribunale. In due anni aveva fatto 126 ricerche col nome «Mateescu» o parte di esso e almeno cinque volte aveva cercato il fascicolo che la riguardava. Dopo di che riportava alla donna, negli anni spesso sotto processo, informazio­ni legali e consigli. «In uno mi aveva detto che gli avvocati provavano a mettersi d’accordo, in un altro che il Pm aveva archiviato. Lo venivo a sapere prima del mio avvocato» ha spiegato la Mateescu. Prossima udienza il 18 giugno. Ieri sentita anche l’ex moglie di Grabriel Stoica accusato di atti persecutor­i nei suoi confronti. La donna ha raccontato di esser stata insultata e minacciata di morte più volte dal marito per messaggio perché non accettava la separazion­e. Rinvio al 29 marzo.

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