Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Massi sulla strada, cento persone restano isolate Rimozione a tappe forzate per liberare Soccol
Il sindaco di Taibon Tormen: frana domenica, oggi fine lavori. Pericolo-valanghe alto
TAIBON AGORDINO Ancora qualche piccolo lavoro di sistemazione e Soccol, piccola frazione di Taibon, diventerà di nuovo accessibile. Domenica sera, verso le 20, aveva ceduto un muretto lungo circa 15 metri e alto tre, situato appena sopra la strada comunale di accesso. Alcuni massi erano stati fermati dagli alberi, altri avevano invaso la strada ostruendola in parte. Il sindaco aveva chiuso la carreggiata per ragioni di sicurezza. A dare l’allarme un automobilista passato di lì e che era riuscito a evitare i massi caduti su parte della strada. Sul posto i vigili del fuoco di Agordo.
Dopo l’ordinanza del sindaco la piccola frazione di Soccol è rimasta isolata. Nessuno poteva raggiungerla né allontanarsi. Più di 100 residenti sono rimasti bloccati. La strada, in realtà, era stata pulita e liberata già in serata. Ieri mattina è stata riaperta qualche ora. E poi richiusa per consentire al «ragno meccanico» di mettere in sicurezza il versante.
«Non è una cosa strana che quel muretto abbia ceduto — ha spiegato il sindaco di Taibon, Silvia Tormen — La pioggia è scesa per giorni interi e le temperature si sono alzate. A volte succede questo. Poteva andare peggio. Nessuno per fortuna si è fatto male». L’allarme era rientrato già ieri. Oggi la strada rimarrà aperta fino alle 8.30. Poi ci saranno gli ultimi lavori necessari che dureranno circa tre ore. «Poi torneremo alla normalità — conclude il sindaco — Procederemo con il controllo di altre zone a rischio. Finora non c’era mai capitato. Forse due anni fa avevamo avuto qualche problema con gli alberi caduti a causa della neve, ma niente di più».
Oggi il tempo sarà variabile e a tratti instabile. La provincia sarà caratterizzata da schiarite mattutine, a eccezione per le zone sulle Prealpi interessate da nubi basse e annuvolamenti irregolari al pomeriggio con possibili rovesci locali. Per quanto riguarda la temperatura le minime sono in calo, le massime stazionarie in quota e in lieve aumento nelle valli.
Almeno fino a giovedì il pericolo valanghe non subirà variazioni di rilievo e continuerà a essere marcato (grado 3). Possibili distacchi spontanei di valanghe di neve recente oltre i 1.600-2.000 metri, anche con debole sovraccarico come il peso di un singolo sciatore. Per le escursioni e le gite scialpinistiche è richiesta una buona capacità di valutazione del pericolo. I segni di instabilità del manto nevoso sono abbastanza significativi. Possibili nevicate di cinque centimetri sopra i 2.000 metri.