Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Caso Mascolo, dopo il Riesame il giudice dà battaglia «Querelo la stampa e tutti quelli che mi han diffamato»
TREVISO Il giudice
Angelo Mascolo annuncia querele per diffamazione. Nel mirino del magistrato giornali e tv, e chiunque abbia fatto dichiarazioni inerenti al suo operato in merito all’inchiesta per l’omicidio di Elsa Tandura e alla scarcerazione del presunto omicida Luca Furlan, finito in cella con l’ordinanza firmata da lui su richiesta del pubblico ministero Mara De Donà. Si era parlato di un annullamento per «vizio di forma», ossia perché il gip «avrebbe copiato e incollato parte delle richieste della procura». Ma il Riesame lo ha invece motivato con l’assenza dei gravi indizi di colpevolezza. In pratica il giudice non aveva sbagliato nella forma ma nella sostanza. E ora intende querelare chi l’avrebbe diffamato: «Sono amareggiato perché la vicenda è stata trattata in modo avventato spiega -. Ciò che mi nausea non è l’operato dei giornalisti che, pur sbagliando gravemente e infangandomi, hanno fatto ciò che ritenevano il loro mestiere, ma è l’operato di soggetti addetti ai lavori che, guardandosi bene dal rendersi riconoscibili a terzi, e lavorando sotto traccia, hanno sostenuto le stesse tesi che i giornalisti hanno perlomeno avuto il coraggio di firmare. Concordo col Ministro Orlando, se avessi fatto ciò che mi è stato ingiustamente attribuito, avrei meritato una punizione».