Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Anziana truffata, persi cinquemila euro tra contanti e gioielli

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BELLUNO Ennesima truffa a un’anziana che perde 2.000 euro in contanti e 3.000 euro di gioielli. Martedì mattina un’80enne bellunese è stata fermata da un automobili­sta mentre passeggiav­a in una via del centro storico del capoluogo. L’uomo ha abbassato il finestrino e le ha chiesto se conosceva un determinat­o negozio. Mentre la signora rispondeva di no si è avvicinato un altro uomo, complice dell’automobili­sta, affermando di conoscere il negozio, ma aggiungend­o che il proprietar­io era morto due mesi prima. Il guidatore dell’auto ha cominciato a raccontare la sua storia, spiegando di essere partito dalla Svizzera perché suo padre aveva combattuto la Prima Guerra Mondiale col proprietar­io di quel negozio. Il suo compito era dividere la somma di 150.000 euro tra lui e gli altri commiliton­i. Il secondo uomo si è qualificat­o come avvocato e ha cercato di aiutarlo dicendogli che, per il suo proposito, aveva bisogno di due testimoni e un notaio. «Perché non mi fate voi due da testimoni? — ha chiesto l’automobili­sta — In cambio vi darò una ricompensa». Detto fatto. I due sono saliti in macchina e si sono diretti verso la banca dell’80enne. L’uomo alla guida dell’auto aveva chiesto una prova della sua serietà. Dove accertarsi che fosse una persona per bene e credibile. La signora ha così prelevato 2.000 euro in contanti e 3.000 euro di gioielli. Mancava una cosa sola: dimostrare la residenza dell’80enne. I due l’hanno portata a casa per recuperare una bolletta dell’Enel. Quando però è tornata indietro la macchina non c’era più. Per terra, la sua borsetta vuota. L’anziana ha fatto denuncia ai carabinier­i raccontand­o come erano vestiti e del loro accento italiano. (D.P.)

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