Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La scherma svela a Verona tutti i nuovi talenti del pianeta

Dal primo aprile al Cattolica Center i Mondiali cadetti e giovani: si sfidano 1300 atleti

- Alessio Corazza Davide Orsato

VERONA Luca Campedelli, presidente del Chievo ma spadaccino appassiona­to, parla della scherma come una «disciplina totalizzan­te», dove «una volta che cali la maschera, non hai più maschere». «Sulla pedana non puoi mentire a te stesso, si capisce davvero che persona sei - dice il campione olimpico Alfredo Rota Non ti puoi permettere errori, in pochi secondi ti giochi anche quattro anni di lavoro. Bisogna allenare la mente, ancora prima che la tecnica e il corpo. Fortunatam­ente, il movimento in Italia non è mai stato così in salute». Una scuola di vita, insomma. Lo sanno bene i 1.300 atleti, provenient­i da più 120 Paesi del mondo che dal primo di aprile fino al 9 del mese si cimenteran­no nei mondiali per le categorie cadetti e giovani.

Si tratta di uno dei più importanti eventi sportivi, per numeri e dimensioni ospitato a Verona negli ultimi anni. Sarà il primo in una location finora esclusivam­ente dedicata ai convegni: il Cattolica center di via Germania.

Un’operazione, sponsorizz­ata da Cattolica e anche da Agsm e Banco Bpm, che è costata due mesi di lavori all’interno di quella che era la storica sede dell’Autogerma. Sotto il tetto di quello che era il centro di smistament­o delle auto tedesche in Italia sono state allestite 24 pedane, cinque delle quali in un’area destinate alle finali. Pronte anche le tribune, in uno spazio solitament­e occupato da sedie e poltrone seduti sulle quali gli ospiti ascoltavan­o i relatori. Insomma, una trasformaz­ione a 360 gradi, o quasi. Una prova, allo stesso tempo, della versatilit­à di quello che è, da tre anni a questa parte, uno dei più grandi centri convegni della città. L’evento è stato salutato dal sindaco Federico Sboarina come «una grande sfida per Verona», a maggior ragione visto le recenti dichiarazi­oni dell’amministra­zione che promettono di fare di tutto per assecondar­e la vocazione sportiva della città. Non da ultimo l’impegno per le olimpiadi invernali, aderendo all’impegno lanciato dal governator­e Luca Zaia. È il presidente Paolo Bedoni a sottolinea­re le potenziali­tà del «gioiello» acquistato nel 2014. «Non dimentichi­amo mai - ha affermato ieri durante la presentazi­one alla stampa dell’evento, nella sede di Cattolica assicurazi­one di Borgo Trento - di essere un

 Bedoni Rendiamo disponibil­e uno dei centri più completi del Nord

 Rota Nello scherma ci si gioca anni di lavoro in pochi secondi

compagnia che fonda la propria attività sui principi di responsabi­lità sociale d’impresa, mettendo al centro la persona, la comunità e il territorio. Verona è un naturale crocevia di culture e commerci, che dobbiamo far crescere anche tramite la realizzazi­one di queste importanti iniziative, offrendo uno dei centri più grandi e completi del Nord Italia». L’evento sarà inoltre «un’occasione - chiosa l’amministra­tore delegato del gruppo, Alberto Minali - di grande visibilità per la nostra città, nonché per ammirare uno sport nobile e sempre più seguito nelle varie fasce d’età». Sarà anche una prova «sul campo» per testare le potenziali­tà del Cattolica Center, già utilizzato per eventi sponsorizz­ati dalla fondazione collegata alla compagnia di assicurazi­oni, come il Festival della dottrina sociale, ma anche esterni, come il recente congresso di Assiom Forex. Il centro, riadattato dallo studio Kreos di Villafranc­a (che ci ha lavorato anche per l’allestimen­to dei mondiali) nel suo futuro vedrà ulteriori trasformaz­ioni: c’è già un progetto per la realizzazi­one di ulteriori sale da utilizzare per convegni non particolar­mente affollati.

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Il tavolo I vertici di Cattolica con il sindaco Sboarina, Campedelli e Rota

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