Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Amore, violenza e noir La nuova pièce di Marinelli
«L’idea di ucciderti» tour nel Veneto: «In scena storia vera»
C’è la relazione tra uomo e donna, ma anche la violenza, al centro dell’ultima pièce scritta e portata in scena da Giancarlo Marinelli, L’idea di ucciderti. Il femminicidio è il tema che ha ispirato questo lavoro teatrale, di forte impatto emotivo. È la storia di una passione bruciante, di amore, mistero e morte in un noir che lascia con il fiato sospeso fino all’ultimo. Racconta una vicenda feroce e contemporanea, una danza di sentimenti, di vita e di morte, dove un uomo sembra aver ucciso la moglie, ma in realtà niente è come appare. Lo scrittore padovano è anche regista dello spettacolo, che ha come protagonisti Caterina Murino e Fabio Sartor, affiancati da Paolo Lorimer, Francesco Maccarinelli, Francesca Annunziata e la partecipazione di Paila Pavese. Le scene sono di Lisa Dori De Benedettis, i costumi di Teresa Acone. Questa sera (ore 20.45) al Teatro Comunale di Thiene (Vicenza), poi da domani a domenica 18 al Toniolo di Mestre, il 20 marzo al Teatro Sant’Antonio di Montecchio Maggiore (Vicenza), il 21 al Teatro Farinelli di Este (Padova), il 22 al Teatro Sociale di Cittadella (Padova). E da venerdì 23 a domenica 25 al Comunale di Treviso. Quella creata da Marinelli è una drammaturgia completamente nuova che si propone di affrontare da una prospettiva diversa il tema tragico del femminicidio. «Mi sono ispirato a una storia vera – spiega Marinelli -. Vera nei presupposti che avrebbero potuto condurre a quella tragedia. Nella realtà nessuno ha ucciso nessuno. Almeno non fisicamente. E però, fuori da ogni ipocrisia, lo devo ammettere: ascoltando chi me l’ha raccontata, per un attimo, mi è balenato lo spettro. Che è il titolo di questo lavoro, “L’idea di uccidere”. Io sono un uomo femminista dalla nascita: adoro le donne; mi sveglio la mattina, per incontrare una donna; scrivo e dirigo pensando sempre alle donne. Non ho mai alzato un dito contro una donna. E mai lo farò. Eppure, immedesimandomi nel protagonista di questa storia, quello spettro è affiorato. Capiterà anche al pubblico che assisterà allo spettacolo». In ballo c’è il concetto stesso dell’amore, visto come trappola mortale, e anche il tema della giustizia, chiamata a giudicare fatti che a volte rivelano retroscena imprevedibili.