Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Vigili, allarme dell’opposizion­e: personale scarso e pc imballati «La città così resta scoperta»

- Davide Piol

BELLUNO Computer nuovi ancora imballati. Poco personale negli uffici, quasi nessuno per le strade. È la situazione in cui versa, secondo l’opposizion­e, la sede dei vigili urbani di Belluno visitata da Raffaele Addamiano (Obiettivo Belluno), Francesco Pingitore (Patto per Belluno), Franco Roccon (Civiltà bellunese) e Paolo Gamba (Belluno è di tutti). A Belluno ci sono 23 vigili urbani, dovrebbero essere almeno 35. Una città capoluogo ne richiede infatti uno ogni 500 abitanti mentre le altre uno ogni mille. L’8 marzo l’opposizion­e ha inviato una lettera al sindaco Jacopo Massaro con delle proposte rimaste senza risposta.

«Pieno utilizzo della dotazione tecnologic­a in disponibil­ità del comando – spiega Addamiano – Si piange sempre che non c’è nulla e poi non viene utilizzato quello che c’è già. Altro tema legato ai vigili è la lotta all’accattonag­gio. In altre realtà vicine si è dimostrato che la loro presenza nei luoghi presi di mira dai mendicanti, come i supermerca­ti, li fa allontanar­e. L’abbiamo proposto al comandante sia a voce che per iscritto. Risposta: non c’è abbastanza personale».

Salvo emergenze i turni dei vigili urbani vanno dalle 7 alle 19, lasciando scoperto tutto l’orario notturno. «Sono turni forse da rivedere. Quando abbiamo visitato la sede solo il comandante visionava le telecamere. Perché non formare del personale ausiliario che le guardi h24?» continua Addamiano. Infine l’opposizion­e ha chiesto al primo cittadino ordinanze più incisive, com’è nel suo potere, rivolte per esempio alla tutela della quiete pubblica. «La presenza di vigili urbani servirebbe anche a evitare episodi gravi già accaduti chiarisce Roccon – L’altro giorno un’ottantenne è stata truffata in centro. E che dire degli schiamazzi fino alle 4 del mattino? Non essendoci controlli le norme non vengono rispettate. Per non parlare dei writers». C’è un’ultima proposta: incontri costanti tra amministra­zione comunale e scuole per spiegare alle nuove generazion­i le basi del vivere civile. Parola al sindaco.

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