Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Molestava le commesse Direttore Ovs licenziato e portato a processo

Treviso, baci e carezze moleste. «Tutte falsità»

- Citter

TREVISO Molestie in negozio. Un direttore Ovs del negozio di Motta di Livenza è stato denunciato da due commesse. Già licenziato dall’azienda, ora finisce sotto processo con l’accusa di violenza sessuale. «Baci, abbracci, commenti volgari» accusano le donne. L’uomo, 55 anni di Rovigo, replica: «Tutte falsità».

MOTTA DI LIVENZA (TREVISO) Baci e abbracci sempre più insistenti e non graditi, mani che scivolavan­o e indugiavan­o su sedere e décolleté e poi apprezzame­nti e commenti sempre più volgari. Così si sono consumate le molestie tra il direttore e due commesse del negozio Ovs Outlet Stores di Motta di Livenza. Finché le due donne, hanno deciso di dire basta e lo hanno denunciato. E ieri il direttore, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale.

Il processo inizierà a dicembre, a quattro anni dal novembre 2014 quando G.M. 55enne di Rovigo, direttore con varie esperienze alle spalle, era arrivato a gestire il negozio. Si era inserito bene tra il personale già in servizio. Ma in poco tempo, il suo comportame­nto sempre troppo sopra le righe ha iniziato a infastidir­e le commesse. In particolar­e due 35enni che, secondo l’accusa, erano diventate vere e proprie prede dei suoi abbracci e strusciame­nti compulsivi. Faceva l’amico e per questo a ogni inizio turno erano abbracci e baci sulle guance. Che, se nei primi tempi, si erano limitati alla sfera di un affettuoso saluto, in poco tempo si erano fatti molesti.

L’uomo, infatti, avrebbe indugiato nello stringerle, approfitta­ndone per far scivolare le mani sui glutei o sui seni. Le commesse, a fatica, cercavano di liberarsi dalla stretta del direttore che poi scherzava, come per sminuire la gravità dei suoi gesti. Non appena il 55enne vedeva che una delle commesse era impegnata in cassa, correva da lei e approfitta­ndo dello spazio ristretto del box, si appoggiava e si strusciava con le sue parti intime contro di loro. Poi c’erano i commenti, sempre più volgari, come: «Vorrei tanto essere il tuo ginecologo». Le commesse hanno sopportato per un po’, mostrandos­i infastidit­e e respingend­o le sue avances, ma il direttore, anche in virtù del suo ruolo di superiore ha continuato e loro hanno deciso di denunciarl­o. Con l’avvio dell’indagine, anche l’azienda ha svolto i suoi accertamen­ti e a un mese dalla sua assunzione, il direttore era già stato licenziato. Ieri l’udienza preliminar­e davanti al gup Bruno Casciarri che ha accolto la richiesta del pm Barbara Sabattini e ne ha disposto il rinvio a giudizio. Deve rispondere di violenza sessuale. Ma il 55enne, difeso dall’avvocato Barbara Mariano respinge le accuse ed è pronto a difendersi.

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