Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Manildo, i veti sui nomi «sgraditi» Futura: «Resti chi ha lavorato bene»

Corsa per evitare la sesta lista. Gentilini-Lega, il vertice slitta a domani

- di Silvia Madiotto

TREVISO Ci sono ancora diversi nodi aperti nelle coalizioni di centrodest­ra e centrosini­stra ma chiuderann­o a breve. La squadra del sindaco Giovanni Manildo è in attesa di conoscere quali saranno i profili delle liste di quella che è diventata l’Officina e gli ultimi movimenti sono soprattutt­o a sinistra. «Futura Sx» ha lanciato il suo appello alla città per non disperdere «il patrimonio di proposte e iniziative progressis­te degli ultimi cinque anni», forte del contributo di «persone e idee di sinistra» garantendo pieno sostegno a Manildo. I sottoscrit­tori sono facce note come l’assessore Anna Caterina Cabino, il sindacalis­ta Nicola Atalmi, la consiglier­a Michela Nieri, l’attivista Michele Zappia, il mediatore culturale Modou Diop e la figlia Fatima, l’ex dirigente del Da Vinci Giuseppina Vincitorio, esponenti del mondo Lgbt come Antonio Monda e dell’immigrazio­ne come Abdallah Khezraji e Abdoullaye Ndiaye, il volto del volontaria­to Gianni Rasera e nomi che cinque anni fa appoggiava­no Impegno Civile.

La lista si dice aperta al dialogo e all’incorporaz­ione di altri soggetti e qui si apre il capitolo Coalizione Civica. I referenti di Futura stanno cercando di creare uno spiraglio per l’ingresso nella loro lista ma nella discussion­e ci sarebbero alcuni veti «esterni»: porte chiuse per chi in questi mesi ha contestato con vigore l’operato dell’amministra­zione uscente – ovvero, preclusion­i sui singoli ma non su CC. Impegno Civile invece ha un’altra grana: c’è chi spinge perché l’assessore Luciano Franchin confluisca nella civica del sindaco Manildo (è stato lui a chiedere a tutti gli assessori di candidarsi) consentend­o agli altri aderenti alla lista gialla di lavorare con Futura ed evitando alla coalizione la sesta lista che nessuno vuole. La discussion­e è ancora vivace. Per Visione Civica, la lista del sindaco, c’è un altro malumore nell’aria che riguarda la presenza degli ex Per Treviso, favoriti dalla fusione con nomi di centro e centrodest­ra selezionat­i da Manildo. Nel Pd intanto le adesioni alla conferenza programmat­ica dell’8 aprile, che coinvolger­à tutta la coalizione, prendono piede.

Nel centrodest­ra dipende invece tutto dal Carroccio e dalle tensioni interne. Sabato pomeriggio dovrebbe però chiudersi la trattativa fra la Lega e i gentilinia­ni con l’ultima offerta ai fedelissim­i dello Sceriffo e un incontro finalmente dal vivo dopo telefonate e messaggi per interposta persona: i loro nomi (selezionat­i dalle segreterie, non ci saranno sconti) dentro la lista del governator­e Zaia, con Gentilini capolista; niente doppio nome sul simbolo e nessuna lista Gentilini in coalizione. È così che il Carroccio trevigiano e veneto vuole mettere la parola fine a un braccio di forza durato sei mesi senza scontentar­e nessuno. Un lavoro di mediazione che trova comunque opposizion­i nella Lega cittadina, che non vuole darla vinta ai gentilinia­ni dopo anni di reciproche sfide. Ma per avere un centrodest­ra unito questa sembra l’unica possibilit­à.

 Non dobbiamo perdere il patrimonio di 5 anni di iniziative progressis­te

Treviso non può chiudersi in paure, intolleran­ze, abbandono come prima

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