Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La Lega tiene Gentilini in attesa. E Manildo gioca a calcio per il bis
Il sindaco apre la campagna elettorale. Con una partita
TREVISO In casa Lega i tempi per l’accordo si allungano di nuovo: l’incontro che doveva tenersi oggi sarà probabilmente posticipato a domani o lunedì per l’assenza dei segretari-parlamentari Coin e Candura. Nel frattempo i gentiliniani fremono: «Ci aspettiamo un confronto entro la giornata di domenica», anche se ormai è il quarto ultimatum in due settimane. Il segretario regionale Toni Da Re e il governatore Luca Zaia potrebbero attivare il contatto già oggi ma per l’accordo sulle liste vogliono la vidimazione di tutti e senza gli onorevoli si slitta. Il Carroccio ha accettato di andare a patti con i gentiliniani nonostante le accuse e gli insulti degli ultimi anni per ricompattare il gruppo, altrimenti diviso col rischio di corse indipendenti che indeboliscono il centrodestra (perfino alla luce del boom alle politiche); i gentiliniani hanno accettato di andare a patti con il Carroccio nonostante la marginalità in cui sono stati confinati dopo le sconfitte ma non avere una sufficiente rosa di nomi da candidare ha costretto tutti a una riflessione. L’ultima ofdai ferta della Lega rimane la stessa: la lista Zaia con il solo nome del governatore, i gentiliniani candidati e l’ex sceriffo capolista. È l’unica soluzione che può mettere d’accordo la base leghista che non vuole Gentilini e i mediatori. Da Re, abituato alle maniere forti, stavolta ha scelto il compromesso: l’unione del centrodestra è l’unico modo per riconquistare Ca’ Sugana e tenere la Lega compatta.
Il candidato sindaco Mario Conte, che prima veniva snobbato e solo a inizio settimana è stato accettato anche gentiliniani, dice: «Gentilini è uno dei padri nobili della Lega, i dettagli dell’accordo non saranno ostacoli, l’unica soluzione a questa vicenda è la vittoria». Alleati o meno, martedì presenterà programma elettorale e civica.
E intanto oggi scende in campo - letteralmente - la coalizione di centrosinistra per la partita di calcio che lancia la campagna elettorale. In porta il vicesindaco Roberto Grigoletto, «l’incassatore». Il sindaco Giovanni Manildo giocherà in difesa. Ed è lui stesso ad annunciare i giocatori della sua squadra: «Paolo Camolei può stare dappertutto e Nicolò Rocco, uno veramente forte». Metafore calcistiche che valgono anche in prospettiva, ipotizzando una amministrazione bis. Si sfideranno con spirito decoubertiano (ore 17 a Sant’Angelo) i sostenitori dell’amministrazione con la M stampata sul petto. Con la maglia blu i membri di esperienza, giunta e consiglieri: Ofelio Michielan, Stefano Pelloni, Titta Casagrande, Fabio Pezzato e Sossio Vitale, i sindaci Pd Paolo Galeano e Silvano Piazza, le lady Alessandra Gazzola, Michela Nieri, Antonella Tocchetto e Silvia Bertoncini. Con la maglia bianca invece le facce nuove che hanno aderito al progetto di continuità: lo psicologo Jacopo Lodde, il ricercatore Claudio Leonarduzzi, l’avvocato Stefano Pietrobon, il figlio del presidente dei commercialisti Marco Raccamari, Maurizio Perissinotto, il presidente della società sportiva Condor Adriano Mendicino. Il sindaco giocherà con entrambe le squadre.