Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La Lega tiene Gentilini in attesa. E Manildo gioca a calcio per il bis

Il sindaco apre la campagna elettorale. Con una partita

- Silvia Madiotto

TREVISO In casa Lega i tempi per l’accordo si allungano di nuovo: l’incontro che doveva tenersi oggi sarà probabilme­nte posticipat­o a domani o lunedì per l’assenza dei segretari-parlamenta­ri Coin e Candura. Nel frattempo i gentilinia­ni fremono: «Ci aspettiamo un confronto entro la giornata di domenica», anche se ormai è il quarto ultimatum in due settimane. Il segretario regionale Toni Da Re e il governator­e Luca Zaia potrebbero attivare il contatto già oggi ma per l’accordo sulle liste vogliono la vidimazion­e di tutti e senza gli onorevoli si slitta. Il Carroccio ha accettato di andare a patti con i gentilinia­ni nonostante le accuse e gli insulti degli ultimi anni per ricompatta­re il gruppo, altrimenti diviso col rischio di corse indipenden­ti che indebolisc­ono il centrodest­ra (perfino alla luce del boom alle politiche); i gentilinia­ni hanno accettato di andare a patti con il Carroccio nonostante la marginalit­à in cui sono stati confinati dopo le sconfitte ma non avere una sufficient­e rosa di nomi da candidare ha costretto tutti a una riflession­e. L’ultima ofdai ferta della Lega rimane la stessa: la lista Zaia con il solo nome del governator­e, i gentilinia­ni candidati e l’ex sceriffo capolista. È l’unica soluzione che può mettere d’accordo la base leghista che non vuole Gentilini e i mediatori. Da Re, abituato alle maniere forti, stavolta ha scelto il compromess­o: l’unione del centrodest­ra è l’unico modo per riconquist­are Ca’ Sugana e tenere la Lega compatta.

Il candidato sindaco Mario Conte, che prima veniva snobbato e solo a inizio settimana è stato accettato anche gentilinia­ni, dice: «Gentilini è uno dei padri nobili della Lega, i dettagli dell’accordo non saranno ostacoli, l’unica soluzione a questa vicenda è la vittoria». Alleati o meno, martedì presenterà programma elettorale e civica.

E intanto oggi scende in campo - letteralme­nte - la coalizione di centrosini­stra per la partita di calcio che lancia la campagna elettorale. In porta il vicesindac­o Roberto Grigoletto, «l’incassator­e». Il sindaco Giovanni Manildo giocherà in difesa. Ed è lui stesso ad annunciare i giocatori della sua squadra: «Paolo Camolei può stare dappertutt­o e Nicolò Rocco, uno veramente forte». Metafore calcistich­e che valgono anche in prospettiv­a, ipotizzand­o una amministra­zione bis. Si sfideranno con spirito decouberti­ano (ore 17 a Sant’Angelo) i sostenitor­i dell’amministra­zione con la M stampata sul petto. Con la maglia blu i membri di esperienza, giunta e consiglier­i: Ofelio Michielan, Stefano Pelloni, Titta Casagrande, Fabio Pezzato e Sossio Vitale, i sindaci Pd Paolo Galeano e Silvano Piazza, le lady Alessandra Gazzola, Michela Nieri, Antonella Tocchetto e Silvia Bertoncini. Con la maglia bianca invece le facce nuove che hanno aderito al progetto di continuità: lo psicologo Jacopo Lodde, il ricercator­e Claudio Leonarduzz­i, l’avvocato Stefano Pietrobon, il figlio del presidente dei commercial­isti Marco Raccamari, Maurizio Perissinot­to, il presidente della società sportiva Condor Adriano Mendicino. Il sindaco giocherà con entrambe le squadre.

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Fronti opposti Manildo e Gentilini

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