Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«C’è odore di gas, mettete in salvo oro e argento» Poi scappano con il bottino

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TREVISO È allarme per un nuovo raggiro ai danni degli anziani che ha già fatto alcune vittime a Treviso città. Due soggetti, spacciando­si per addetti dell’Ats (il gestore dell’acquedotto) si fanno aprire la porta e, poi, fanno scattare il loro imbroglio con una semplice frase: «C’è un forte odore di gas nell’acqua». Per rendersi credibile la coppia, che si presenta con tute verdi e blu e inserti fluorescen­ti simili a quelle dell’Ats, lanciano petardi o spruzzano una sostanza nauseabond­a e irritante. In questo modo, gli anziani si convincono a seguire i loro consigli perché i due, a fronte dell’odore che segnala la presenza del gas, spiegano ai malcapitat­i che tutti gli oggetti in oro, argento e nickel possono danneggiar­si gravemente e convincono i malcapitat­i a riporli nel frigo, in una busta

di plastica. Da dove, poi, li fanno sparire forse con l’aiuto di un terzo complice.

Due i raggiri consumati nei giorni scorsi, il primo nel quartiere di Sant’Antonino, il secondo nei pressi del San Camillo. Altri sarebbero stati tentati in zona ospedale e in via Recanati. I soggetti, descritti dalle vittime, che hanno sporto denuncia, avrebbero circa 40 anni (altezza di circa 1 metro e 70), magro e con la barba, e un 50enne tarchiato (alto circa 1.65), entrambi con accento del Sud Italia. A lanciare l’allarme, per mettere in guardia i cittadini soprattutt­o anziani, è la polizia che ha raccolto le denunce. Valgono le solite raccomanda­zioni: non aprire la porta a sedicenti addetti acquedotto o aziende elettriche. In caso di dubbi, sempre meglio verificare con una telefonata al 113 o alle stesse aziende. (m.cit.)

Il nuovo raggiro

I due si fanno aprire la porta, poi spruzzano una sostanza nell’aria La polizia: «Attenti»

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