Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Intossicati, salvati in extremis
Mel: madre di 47 anni e figlioletto di 15 mesi avvelenati dal fumo giunto dalla vicina, l’allarme dai carabinieri. Sospirolo, 92enne morto nel bosco
MEL Hanno rischiato di morire nel sonno. Una donna di 47 anni e il suo bimbo di appena 15 mesi stavano dormendo quando il loro appartamento, al secondo piano di una casa in via Tempietto a Mel, si è riempito di fumo. Ancora un’ora, forse e la tragedia non si sarebbe potuta evitare.
A lanciare l’allarme due carabinieri di Mel che, verso l’1.30 di ieri mattina, mentre perlustravano la zona, hanno sentito un forte odore di fumo e gas. Non riuscendo a individuarne la provenienza hanno chiamato i vigili del fuoco di Belluno che, attraverso degli strumenti specifici, sono risaliti all’abitazione.
Il piano terra, abitato da una signora anziana, era dotato di una stufa a legna quasi spenta. Ma la canna fumaria era in fiamme. Il rilevatore di gas ha segnalato la presenza di monossido di carbonio al primo piano, filtrato probabilmente da un rosone d’ispezione. All’interno dell’appartamento della donna e del figlio non c’erano stufe.
Immediata la chiamata agli operatori del Suem. La donna e il bambino, in parte già intossicati, sono stati trasportati d’urgenza al Pronto soccorso di Feltre. Il piccolo è stato sottoposto a ossigenoterapia. Si è ripreso in fretta. I due sono stati dimessi ieri pomeriggio. L’incendio della canna fumaria ha danneggiato l’impianto elettrico dell’abitazione della donna e l’appartamento è stato dichiarato inagibile.
È stato ritrovato morto, invece, Ilario Beati. L’uomo, 92 anni di Sospirolo, si era allontanato da casa ieri mattina. Non vedendolo rientrare per pranzo, la moglie aveva chiamato i carabinieri. Gli agenti, insieme ai vigili del fuoco, hanno ritrovato il corpo alle 15 in un bosco vicino alla casa dell’uomo. Il medico ha accertato la morte per cause naturali.