Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La figlia: grande mammina
PADOVA «Proclamo presidente del Senato la senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati». Proprio negli istanti in cui il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano ufficializza l’elezione dell’avvocato padovano (anche se nata a Rovigo) alla guida di Palazzo Madama, una pattuglia dei carabinieri si apposta in via Euganea, a due passi dal Duomo di Padova, di fronte a un elegante edificio di tre piani. «Ci hanno mandato qui – sorridono i due militari –. Sa, con tutti i pazzi che ci sono in giro, non si sa mai...». È in questa casa, alle porte del centro storico di Padova, che la neopresidente del Senato, prima donna a ricoprire tale incarico, abita da mezzo secolo (nozze d’oro proprio quest’anno) col marito e collega Giambattista Casellati. Al campanello, nessuno risponde. E così, mentre Maria Elisabetta Alberti (in Casellati) prende per la prima volta la parola nella veste di seconda carica dello Stato («Mi perdonerete l’emozione...»), la scena padovana si sposta in via Altinate, sotto le finestre dello studio legale dei coniugi Alberti-Casellati, entrambi specializzati in diritto di famiglia, con particolare attenzione alle cause di nullità davanti la Sacra Rota. Gli appassionati di gossip, forse, si ricorderanno la causa di separazione tra l’ex calciatore Stefano Bettarini e la showgirl Simona Ventura oppure quella tra il regista Gabriele Muccino e l’ex violinista Elena Majoni: ecco, i due uomini sono stati difesi dalla neopresidente del Senato e da suo marito. Anche qui, al campanello, nessuno risponde. Ma è impossibile non notare che poco più in là, sempre in via Altinate, dove un tempo c’era il tribunale, c’è un altro studio legale, quello di Ippolita Ghedini e di suo fratello Niccolò, lo «storico» avvocato di Silvio Berlusconi, da molti ritenuto il vero regista dell’operazione che ha segnato la tregua tra il Cavaliere e il leader della Lega Matteo Salvini proprio con la nomina della senatrice padovana a capo di Palazzo Madama. Le curiosità, però, non finiscono qui. Qualche decina di metri più avanti, infatti, c’è l’abitazione dell’imprenditore Nereo Destro (scomparso a dicembre scorso) e della moglie Giustina Mistrello (in Destro), sindaco forzista all’ombra del Santo dal 1999 al 2004.
Adesso bisogna rintracciare i figli, Ludovica e Alvise. La prima, laureata in Giurisprudenza al Bo, giornalista pubblicista e direttore della rivista online «Viaggi in bici», è proprio in gita in bici, sulle colline toscane di Montalcino: «Mi hanno insegnato che, per affrontare le salite più dure, servono preparazione, strategia, costanza e gambe – scrive su Facebook –. Ti sto festeggiando così, grande mammina!». Al telefono, poi, Ludovica racconta: «Il più emozionato di tutti è mio figlio Giancarlo, che ha 9 anni e che ha seguito commosso, in tivù, il primo discorso in aula. È a casa con mio marito e mi ha appena chiamato, dicendomi che mia mamma è stata bravissima e che è orgoglioso di avere una nonna così. La mia è stata una mamma molto impegnata e un esempio per me e mio fratello; nonostante il suo lavoro, ha sempre trovato il tempo per seguirci nei compiti, anche quando c’era il latino, che lei padroneggiava con molta sicurezza essendosi laureata all’Università lateranense». Alvise, invece, già avvocato d’affari tra Milano e New York, è un affermato direttore d’orchestra e sta per andare in scena al teatro Carlo Felice di Genova con «La rondine» di Giacomo Puccini: «È irraggiungibile, lo so – conferma la sorella –. Quando si deve esibire, non c’è mai per nessuno. So che domani (oggi, ndr) mia mamma doveva raggiungerlo a Genova per l’ultimo spettacolo in calendario. Ma forse i suoi programmi sono un pochino cambiati...». E Valerio Alberti, uno dei tre fratelli della senatrice, aggiunge: «Sono molto contento perché è una buona notizia per le istituzioni. Elisabetta è una persona preparata, seria e coerente. Lei è la seconda di noi quattro, l’unica donna, ha sempre dovuto lottare per emergere anche in famiglia. Ed è sempre stata energica, fin da bambina». Quanto alla politica... «Andiamo d’accordo come fratelli» chiude Valerio. La Padova della neopresidente del Senato, che sin dal 1994 trascorre a Roma 5 giorni su 7, è tutta qui. Lavoro, famiglia, l’hobby di maschere e marionette (specie Pulcinella, che colleziona da anni) e qualche cena con gli amici. «Lei dice di saperlo fare - racconta la figlia, Ludovica in verità le riesce bene soprattutto la pasta e fagioli».E la psicologa Vera Slepoj, una delle sue amiche più strette, racconta: «Elisabetta è una persona molto semplice e riservata. Quando torna nella sua città, ama passare il tempo con i suoi affetti, in particolare col nipotino Giancarlo». Un’altra cara amica della neopresidente del Senato è la stilista Rosy Garbo: «Stamattina (ieri, ndr) indossava un tailleur blu notte che le abbiamo fatto pochi giorni fa. Era stato suo marito a chiederci un completo sobrio, direi istituzionale, quasi come si aspettasse qualche nomina importante...».
Vera Slepoj È una persona semplice e riservata, ama passare il tempo con i suoi affetti e il nipotino
Rosy Garbo Indossava un nostro tailleur blu. Aveva chiesto un completo sobrio per una nomina importante