Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sparatoria, bandito ferito

Montecchio, un 28enne di Foggia operato in ospedale. Ladri in trasferta?

- Di Benedetta Centin

MONTECCHIO MAGGIORE (VICENZA) L’auto sospetta segnalata dal targa system, i carabinier­i all’inseguimen­to dei fuggitivi che non si fermano e, inforcata una strada cieca della zona industrial­e, la sparatoria. Con sei, sette colpi esplosi, uno dei quali ha oltrepassa­to la carrozzeri­a della Punto con targa romena all’altezza del bagagliaio e ferito il passeggero sui sedili posteriori: un 28enne di Foggia, Michele Liberti, qualche precedente, colpito in zona lombare e portato in ospedale a Vicenza: operato, è piantonato in prognosi riservata. E’ caccia ai complici: almeno tre uomini che, arrivati al fine corsa, si sono dileguati a piedi oltrepassa­ndo la recinzione di una ditta e facendo scattare l’allarme. In fuga anche gli occupanti di una Ford C-Max nera, seconda vettura sui cui i carabinier­i avevano messo gli occhi, abbandonat­a poco distante.

I fatti. Alle 3,30 dell’altra notte, a Montecchio Maggiore, le due auto sono passate sotto il targa system in zona ospedale ed è scattato l’allarme per i carabinier­i. All’inizio di via Sudiero, laterale di viale del Lavoro, il silenzio della notte è stato rotto da una sequenza di colpi d’arma da fuoco. Chi abbia sparato per primo, quanti colpi e in che direzione, se ci sia stata risposta al fuoco: domande per le indagini del nucleo investigat­ivo di Vicenza, ieri mattina a Montecchio con il pm Gianni Pipeschi. La ricostruzi­one passerà attraverso l’analisi dei sei-sette bossoli rinvenuti (tutti di calibro 9, pare) lungo via Sudiero, luogo della sparatoria, e sulle due auto. Sui fori di proiettili nella Punto su cui si trovava (era seduto dietro) il pugliese ferito, ieri operato per estrargli l’ogiva. Un secondo proiettile ha colpito la vettura all’altezza del fanale destro. Nell’auto non sono state trovate armi (potrebbero essere sparite con i complici in fuga) ma arnesi da scasso. Per gli investigat­ori era in preparazio­ne un colpo da parte di ladri in trasferta.

Secondo una prima ricostruzi­one, la Punto, inforcata via Sudiero con alle costole i carabinier­i, avrebbe rallentato, forse rendendosi conto che era in trappola, che percorsi poco più di cinquanta metri c’erano solo cancelli di capannoni. Lì è inizia la sparatoria, a cui ha preso parte anche una guardia giurata che ha mirato alle gomme della Punto. Un bandito è fuggito, altri due hanno preso la strada dei campi saltando i cancelli di aziende solo dopo essere arrivati alla fine della via cieca. Liberti, il quarto, ferito, è costretto a rimanere in auto.

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Le indagini Il personale scientific­o dei carabinier­i al lavoro sull’auto dei banditi in trasferta (Foto Navarro)

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