Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Via al secondo tempo» Manildo scende in campo ma la sinistra resta divisa
Aperta la campagna elettorale: «Liste? Io parlo con le persone»
TREVISO In campo per il «secondo tempo», il centrosinistra trova la palla ma ancora non la quadra sulla coalizione. Il sindaco Giovanni Manildo ieri ha portato trecento persone in un campo di periferia, quello del Condor Sant’Angelo, per lanciare la campagna elettorale con una partita di calcio ed è stata una prima ricognizione sulle facce che si incontreranno nei prossimi mesi con santini e manifesti. Il vero incontro programmatico sarà l’8 aprile con l’Officina all’ex Pagnossin ma già ieri chi mancava faceva rumore quanto i presenti.
Non c’era Coalizione Civica: il segretario del Pd Giovanni Tonella ha aperto ai «ribelli», «a differenza di altri ritengo possibile fino all’ultimo il completo recupero di tutte le forze di centrosinistra» ma la frattura con quell’ala di sinistra è dolorosa. Futura, la sinistra che sostiene Manildo, era presente ieri in larga misura, ma più in tribuna che in campo. Niente pallone per Impegno Civile: la lista di Franchin è al palo ma mercoledì sera organizza un incontro con i cittadini con un nuovo simbolo senza il nome dell’assessore; sarà la sesta lista pro Manildo? «Noi parliamo con le persone, non con le forze e questo è un appello ai trevigiani – ha messo in chiaro il sindaco -. Chi si vuole mettere in gioco è qui». Gli amministratori uscenti c’erano quasi tutti: in blu gli assessori Grigoletto (saracinesca sul primo palo, «ma i veri avversari sono altri»), Rosi (in difesa), Camolei (con tutore al ginocchio) e Michielan, i consiglieri Rocco, Pizzolato, Vitale e Tonella, con il curioso innesto di Silvia Bertoncini, l’unica a giocare con occhiali da sole e vistosi orecchini. In campo con i «nuovi» in bianco Jacopo Lodde, Bernardo Bernardini, Alvise Fontanile, Marco Raccamari, Aristide e Claudio Leonarduzzi, Giancarlo Volontè, Stefano Pietrobon, Marco Baccichetto, Enrico Corredino, Enrico Perissinotto, Alberto Privati, Umberto Bonaventura, Vittorino e Lorenzo Benvenuti. Fuori campo invece il professor Antonio Silvio Calò, Cristina Magoga del Maggior Consiglio, i fratelli Pivato dell’omonima ditta, il musicista Stefano Trevisi, il ristoratore Francesco Schiavinato, volti delle cooperative sociali e agricole, professionisti, imprenditori, commercianti e sostenitori, con gli appoggi esterni degli amministratori amici Piazza di Silea, Tonon di Vittorio Veneto, Giuriati di Casier, Galeano e Mestriner di Preganziol. «Hanno dato tutti il massimo» ha detto Manildo.
Prima del calcio d’inizio, il sindaco ha accolto due giovani supporter in maglia bianca: Marco Raccamari e Martina Lovat, 18 e 19 anni: «Ecco il futuro». Non poteva che finire in parità, 2 a 2: per la squadra blu ha segnato un esterno, Marco Fiore della trattoria Hesperia, poi i bianchi con Baccichetto e Perissinotto; al 90mo il pareggio su rigore di Manildo. «È stato un pomeriggio di entusiasmo, un’occasione per iniziare una partita che vedrà protagoniste le persone».
Non discuto con le forze politiche ma con chi vuole impegnarsi seriamente
L’obiettivo è fare sempre meglio, partendo da questi 5 anni e per i prossimi 5