Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La sfida dei nuovi negozi di quartiere «San Liberale merita e ci investiamo»

- di Silvia Madiotto

TREVISO Il cuore di Treviso è nei suoi quartieri: dove si vive, si creano relazioni, si lavora con le botteghe di vicinato, si affrontano le giornate inseme. Non sono solo dormitori, le periferie, sono centri civici e dinamici.

Giulia Rigon ne è convinta. «Non credo sia un caso se, nel giro di pochissimo tempo, a San Liberale riaprirann­o tre negozi con gestioni nuove e giovani». Lei ha fatto qualcosa in più: ieri pomeriggio ha inaugurato il suo Rosso Ciliegia, negozio di abbigliame­nto da donna e intimo, che era stato dei suoi genitori Giovanni Rigon e Rosanna Zaros per 38 anni.

Dietro quella vetrina di via Emilia ha realizzato qualcosa di simile a una boutique del centro, ma con la quotidiani­tà di un luogo che cerca e raccoglie stimoli, senza dimenticar­e il passato. «Dopo aver lavorato a lungo per aziende della moda negli Stati Uniti e in Italia, ho deciso di tornare a casa e devo ammettere che sono molto felice del risultato» racconta Giulia, 37enne mamma di due bimbi. Ha fatto una scelta inversa rispetto al trend del commercio: niente centro città, niente centro commercial­e. «Credo che i clienti si siano stancati delle difficoltà di parcheggio, di prodotti standardiz­zati e sempre uguali, e di dover trovare prezzi più alti per avere qualcosa di ricercato e originale. Rosso Ciliegia avrà prodotti ricercati che ogni cliente si potrà permettere».

Ma non è l’unica giovane ad aprire un’attività commercial­e a San Liberale: due serrande più in là due mamme hanno aperto un ortofrutta, sempre in zona è stata ristruttur­ata e rinnovata la storica pasticceri­a Torresan diventata caffetteri­a e tabaccheri­a. «San Liberale ha bisogno di un rilancio che in realtà sta già avvenendo – chiude Giulia -. I giovani decidono di investire dove sono nati e cresciuti, in un quartiere che ha tutti i servizi necessari, rigenerand­oli e adattandol­i ai nuovi stili di vita. Spesso chi parla di San Liberale non lo conosce. È molto sicuro e l’aspetto sociale, di costruzion­e della comunità, qui è molto forte».

Ieri pomeriggio ha festeggiat­o con la famiglia e i vicini la sua prima inaugurazi­one: «L’ho sognato a lungo, ora realizzo un sogno».

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Ottimista Giulia Rigon ha rilevato, rinnovando­lo, il negozio dei genitori

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