Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Una settimana al teatro Goldoni con lo show di Slava
Al Goldoni di Venezia da oggi a domenica risate e poesia
Torna al Teatro Goldoni di Venezia per le festività pasquali uno spettacolo che ha fatto il giro del mondo. Slava’s Snowshow, creato e messo in scena da Slava Polunin che ne ha curato anche la regia insieme a Viktor Kramer. In calendario sette repliche: stasera e domani alle ore 20.30; venerdì 30 e sabato 31 doppio appuntamento, alle ore 16 e alle 20.30; domenica 1 aprile alle ore 18.
In scena per quello che è considerato il capolavoro di uno dei più grandi clown a livello internazionale ci sono Francesco Bifano, Tamila Petroshchuk, Ivan Polunin, Sergey Shashelev, Aelita West, Artem Zhimolokhov.Dal debutto, avvenuto a Mosca nell’ottobre del 1993, Slava’s Snowshow è stato visto da più di quattro milioni di spettatori. Lo show è un vero e proprio «work in progress» che si arricchisce progressivamente di improvvisazioni e innovazioni fino a costituire un’esperienza adatta a un pubblico di ogni età. È infatti una sorta di visione onirica e fiabesca che non si esaurisce sul palco, ma dilaga in platea tra gli spettatori chiamati a farsi attori loro stessi prendendo parte attiva alle creazioni che si materializzano sulla scena. Protagonista è la neve, una materia duttile nella forma e ricca di possibili suggestioni, capace di suscitare meraviglia e anche commozione, tristezza e gioia, perché - come dichiara il suo creatore Slava «la neve è per me un’immagine bellissima, come un abito da sposa, come un foglio bianco quando un pittore comincia a disegnare. Ma mi riempie anche di paura e di orrore, di freddo e di morte».
La sensibilità di Slava si è plasmata negli anni dell’infanzia vissuta in mezzo alla natura, tra foreste, campi e fiumi in una piccola città russa, lontana dai grandi centri urbani. Con gli amici costruiva case di neve sugli alberi e creava mondi fantastici unendo gioco e fantasia. Al mondo dei clown e dei mimi Slava si avvicina attraverso la televisione e il cinema, affascinato da artisti come Chaplin, Marcel Marceau, Engibarov. A 29 anni, nel 1979, Slava fonda la sua Compagnia, improntata su una nuova fisionomia del ruolo del clown, estrapolato dal mondo circense e portato nei più grandi teatri del mondo: una scommessa vinta e proiettata ancora nel futuro.