Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

IL PAESAGGIO IN 100 OPERE

«ANTICHE MEMORIE E SGUARDI CONTEMPORA­NEI»: IL VIAGGIO MULTISENSO­RIALE A VILLA PISANI

- di Mauro Pigozzo

I curatori Il termine Paesaggio fornisce, con questa mostra, molteplici spunti di riflession­e per ripensare al rapporto con l’uomo

La mostra Quattro sezioni che raccontano, fra fotografia e arte, l’Italia e che trasforman­o la visita in un’esperienza unica, trasportan­doci nei secoli e nelle suggestion­i della storia

«Paesaggio. Antiche Memorie e Sguardi Contempora­nei». È questa l’anima della mostra organizzat­a al Museo Nazionale di Villa Pisani, a Stra, nel Veneziano, da venerdì 30 marzo fino al 4 novembre, a cura di Marco Tonon e Daniela Dello Iacovo.

Promossa dalla direzione del Polo Museale del Veneto, organizzat­a e realizzata da Munus in collaboraz­ione con Craf (Centro di ricerca e archiviazi­one della fotografia di Spilimberg­o) e Fondazione Mazzotti, la mostra propone un percorso immersivo tra oltre cento opere che si snoda attraverso quattro sezioni, ognuna delle quali indaga un particolar­e aspetto del paesaggio e il suo rapporto con l’uomo. «Attraverso questa esposizion­e – spiegano i curatori - le innumerevo­li prospettiv­e concettual­i del termine paesaggio, così come le differenti modalità d’interpreta­zione visiva, forniscono molteplici spunti di riflession­e, che divengono fondamenta­li oggi per ripensare al concetto stesso del paesaggio e del rapporto di questo, sia esso urbano che naturale, con l’essere umano».

Oltre venti tra i più importanti fotografi italiani, da Gianni Berengo Gardin a Fulvio Roiter e Gabriele Basilico, sono i protagonis­ti del filone contempora­neo, che costituisc­e la prima sezione espositiva - curata da Daniela Dello Iacovo - che nell’arco di ottant’anni, dal 1940 ai giorni nostri racconta e interpreta il mutamento e l’evoluzione del paesaggio.

Un percorso naturalist­ico ed emotivo che parte dalla laguna veneziana, sale sulle vette innevate di Cortina per poi avventurar­si nelle Langhe piemontesi e sulle colline della Val d’Orcia, fino a scendere nelle distese incontamin­ate della Puglia e infine approdare alle rovine archeologi­che di Agrigento.

«Al centro invece della seconda sezione ci sono le opere provenient­i dalla Fondazione Mazzotti di Treviso - ricorda il curatore Marco Tonon - dedicate alla Riviera del Brenta e ai suoi panorami suggestivi dagli anni Cinquanta e Sessanta».

Scorci di paesaggi incantati lungo il fiume Brenta, da Padova a Venezia che custodisco­no le maestose ville venete, come Villa Foscarini, Villa Mocenigo e «La Malcontent­a» del Palladio. Non mancano poi gli scatti nostalgici che mostrano i cavalli al traino dei barconi sul Brenta, marinai e pescatori, turisti a bordo del Burchiello e fotografie aeree che raccontano di pae- saggi ancora lontani dai fenomeni dell’industrial­izzazione e dell’urbanizzaz­ione, così diversi da quelli che conosciamo noi oggi.

Il percorso ci invita poi ad inoltrarci nei grandi fasti del Settecento ritratti dal pittore bellunese Giuseppe Zais (1709 – 1784) che impreziosi­scono alcuni saloni del Piano Nobile di Villa Pisani. Trentotto dipinti illustrano le meraviglie architetto­niche e paesaggist­iche dell’epoca tra eleganti giardini all’italiana, porti di mare e colline, castelli, cavalieri e coppie di innamorati. Ma anche vedute che ricordano località note sia in Italia, come l’isola Tiberina a Roma o lo scorcio sul fiume Arno, sia in Europa, come l’isola di Notre Dame a Parigi e una veduta di Madrid. Conclude questo viaggio nel tempo e nello spazio un’installazi­one emozionale alla Coffee House della villa, incentrata sul concetto della «finestra sul paesaggio», dove il pubblico sarà trasportat­o in luoghi immaginari attraverso un gioco d’illusione e potrà vivere un’esperienza sensoriale coinvolgen­te, dall’effetto straniante e misterioso.

«“Paesaggio. Antiche Memorie e Sguardi Contempora­nei” – concludono i curatori – rappresent­a il decimo anniversar­io di quel percorso di ricerca e valorizzaz­ione sulle forme d’arte antiche e contempora­nee intrapreso dal Museo Nazionale Villa Pisani dal 2008 che ha coinvolto esponenti illustri dell’arte contempora­nea come Mimmo Paladino, Anselm Kiefer e Jannis Kounellis, nonché le opere dei più celebri pittori veneti dell’Ottocento. E in occasione di questa mostra è stato anche deciso di inaugurare il percorso per l’accessibil­ità senza barriere architetto­niche».

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Fascino senza tempo L’opera «Milano» del 1988 di Olivo Barbieri, una delle fotografie esposte alla mostra

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