Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Dalla Magna Grecia alle Langhe piemontesi: i panorami del cuore dei maestri di fotografia
Foto che ritraggono le Langhe piemontesi, le rovine della Magna Grecia ad Agrigento, Cortina d’Ampezzo innevata. Dipinti settecenteschi di paesaggi di «scuola arcadica». All’esposizione «Paesaggio. Antiche Memorie e Sguardi Contemporanei» in Villa Pisani il visitatore si troverà immerso anche in un viaggio fra le opere di fotografi e artisti di primo piano.
Nella sezione contemporanea cento opere di venti maestri della fotografia italiana racconteranno i quattro angoli d’Italia, dal 1940 ai giorni nostri. C’è il carpigiano Olivo Barbieri (classe 1954), che negli anni ‘80 prese parte al progetto «Viaggio in Italia» ispirato da Luigi Ghirri; c’è il milanese Gabriele Basilico, scomparso nel 2013, forse il fotografo di paesaggi urbani più conosciuto al mondo; c’è il ligure Gianni Berengo Gardin, 87 anni, uno dei maestri di figure ambientate e reportage; il veneziano Luca Campigotto (classe 1962), con la sua ricerca fotografica che spazia da paesaggi da terre selvagge a siti industriali; il fotogiornalista emiliano Bruno Cattani (classe 1964), con i suoi ritratti di impressioni e memorie di momenti passati.
Due le fotografe: la bergamasca Carla Cerati, scomparsa due anni fa, che con i suoi scatti negli anni ‘60 testimoniò l’Italia che da nord a sud cambiava con il boom economico; la milanese Cristina Omenetto, fotogiornalista milanese che alterna l’indagine sociale al paesaggio. Ma sono solo alcuni dei presenti: ci saranno anche scatti di Giuseppe Cavalli, Elio Ciol, Mario De Biasi, Franco Fontana, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Guido Guidi, Giuseppe Moder, Toni Nicolini, Fabiano Parisi, Francesco Radino, Fulvio Roiter, Massimo Siragusa, Carlos Solito.
Una sezione a parte racconterà la Riviera del Brenta, con scatti che ritraggono i paesaggi e le ville venete fra gli anni ‘50 e ‘60 del Novecento. Mentre al piano nobile di Villa Pisani il protagonista sarà il pittore settecentesco Giuseppe Zais, bellunese di scuola arcadica, fra i più importanti di questo filone artistico: 38 suoi dipinti condurranno il visitatore fra giardini all’italiana, bastioni di città, porti, castelli, conventi e campagne, paesaggi d’Italia e d’Europa.