Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Viaggio nei misteri della Coffee House un’irripetibi­le esperienza sensoriale

L’antico luogo di ristoro di dame e cavalieri sarà aperto al pubblico

- di Andrea Alba

Un’esperienza «sensoriale» su due piani: un viaggio digitale nei panorami di tutta Italia, dal mare alle montagne, fra falchi e orsi, con tanto di videoinsta­llazione immersa nei suoni di un bosco artificial­e. E poi i maestosi scenari e giardini della stessa Villa Pisani.

È la «Finestra sul paesaggio» realizzata all’interno della Coffee House, il settecente­sco tempietto sulla collina che dall’alto spazia sul labirinto. L’installazi­one sarà attiva e visitabile da qui a novembre, nel periodo dell’esposizion­e «Paesaggio. Antiche Memorie e Sguardi Contempora­nei».

La Coffee House risale al 1720, anno in cui venne progettata come luogo di ristoro. Era l’epoca in cui fra le classi sociali venete più elevate si diffondeva la moda delle bevande coloniali, caffè e cioccolata: il bianco tempietto, a pianta quadrata con lati di circa cinque metri per cinque, serviva ad accogliere dame e cavalieri durante l’estate per una sosta rinfrescan­te. Gustando le bevande alla moda, infatti, gli ospiti nel locale sulla collinetta potevano godere di una piacevole brezza fresca, una sorta di aria condiziona­ta ante litteram.

L’intera collina è stata realizzata artificial­mente, internamen­te vi è scavata una ghiacciaia: i residenti di Villa Pisani durante l’inverno depositava­no lì lastre e pezzi di ghiaccio che, per la conformazi­one della struttura, si conservava­no a lungo anche nei mesi primaveril­i e durante l’estate.

Un luogo dove depositare alimenti nella certezza di una conservazi­one più prolungata, ma appunto anche un sistema per creare aria fresca nel tempietto superiore, grazie ad un foro sul pavimento che veniva aperto nelle occasioni di conviviali­tà.

La Coffee House normalment­e è chiusa al pubblico (come la ghiacciaia) perché per motivi di sicurezza è sempre necessaria la presenza di un custode in caso ci siano visitatori. L’installazi­one creata da Munus Arts & Culture, organizzat­ore della mostra e concession­ario dei servizi museali di Villa Pisani dal 2007 (con Medoacus Maior, Mosaico, Giovannell­a Company, CNCP), sarà quindi anche un’occasione in più per vedere uno spazio normalment­e non accessibil­e. La sezione offre al visitatore più esperienze percettive. Internamen­te al tempio, dalle finestre, si può ammirare il giardino della Villa. Ma si può anche accedere ad un’altra stanza quadrata più piccola, realizzata ad hoc: entrando il visitatore trova un ambiente surreale, una fitta vegetazion­e con palme e altre piante che richiamano una foresta, e su un lato un balcone. È la «finestra sul paesaggio»: aprendola parte un video di 15 minuti che porta l’ospite in un viaggio sopra laghi, mari, foreste, montagne, campagne, con la fauna e la flora che li popolano, gli squarci dei fulmini e i rombi dei tuoni, le tempeste di neve, il vento che soffia tra le chiome degli alberi, il silenzio delle notti stellate.

Non mancano gli scenari modificati dall’azione umana, con aerei che solcano i cieli, treni ed automobili che attraversa­no le campagne, trattori che fendono i campi coltivati, navi che affollano i porti, fabbriche in attività giorno e notte. Si offrono, così nuove riflession­i tra l’uomo e il paesaggio.

La moda Nel locale servivano caffè e cioccolata

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Affascinan­te Il tempietto sulla collina, l’antica Coffee House

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