Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Pantere, due finali nel mirino Maschio: «Ora arriva il bello»

Imoco davanti alla semifinale scudetto e al ritorno di Champions a Kazan

- Matteo Valente

CONEGLIANO Il bello deve ancora arrivare. Sarà un inizio di aprile bollente per l’Imoco, attesa nel giro di pochi giorni dal giocarsi l’accesso alla finale scudetto e alle Final Four di Champions League. I due obiettivi più prestigios­i a cui una società può ambire e che le Pantere hanno tutta l’intenzione di raggiunger­e. Gli ostacoli si chiamano Dinamo Kazan in Europa e Scandicci in Italia: con le russe basterà vincere due set o l’eventuale golden set per volare alle Final Four di Bucarest, mentre con le toscane serviranno tre vittorie per conquistar­e la finale scudetto. Due obiettivi alla portata dell’Imoco, come spiega anche il co-presidente gialloblù, Pietro Maschio.

Maschio, avete eliminato Modena, ora arriva il bello?

«Direi di sì, anche se ammetto che mi aspettavo che le ragazze conquistas­sero questa semifinale. Sarebbe stato una situazione inattesa se non si fosse concretizz­ata, quindi direi che al momento abbiamo fatto soltanto il nostro dovere e raggiunto uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati dall’inizio».

In semifinale c’è Scandicci, che serie si aspetta?

«Scandicci è una squadra molto forte, costruita per vincere così come noi e Novara.

Diciamo che siamo le tre squadre che hanno dimostrato di poter ambire in maniera più concreta al raggiungim­ento del risultato finale. Quindi mi aspetto una serie molto impegnativ­a».

In mezzo c’è un ritorno dei quarti di Champions: può distrarvi?

«Andare a giocare in Russia nel bel mezzo di una serie di semifinale scudetto non è il massimo. Però voglio anche pensare che siamo stati abituati tutta la stagione a giocare ogni tre giorni ed affrontare anche trasferte lunghe e complicate. La squadra ha i

mezzi per giocarsi le proprie carte al meglio».

Inutile dire che dopo il 3-0 dell’andata questa Final Four vi ingolosisc­e...

«Abbiamo l’esperienza di sei anni di pallavolo ad alti livelli. Per cui se non avessimo già sperimenta­to a Omsk cosa può succedere dopo un 3-0 in casa, cadrei nel tranello. Ci attende una partita durissima, loro in casa si esprimono meglio e sono fisicament­e superiori non solo a noi, ma al 90% delle squadre di Champions. Sarà dura, lo sappiamo, anche è difficile che facciano peggio della gara d’andata: la Cham-

pions è un onore, ma anche un onere». L’obiettivo principale resta la finale scudetto?

«Sì, vogliamo raggiunger­e le finali e poi proveremo a giocarcela. Anche perché disputare una finale scudetto è qualcosa di davvero magnifico, l’anno scorso non ci siamo riusciti e quindi ci piacerebbe tornare a respirare quella atmosfera». Scandicci avrà dalla sua il fattore campo…

«Se guardiamo ai risultati del campionato, entrambe abbiamo vinto gli scontri diretti fuori casa. Ma quelle gare fanno poco testo: lì vincemmo contro una Scandicci diversa da quella attuale, così come loro espugnaron­o il Palaverde nel nostro momento più difficile. Penso che il fattore campo conti fin lì: per noi è importante, certo, perché il Palaverde pieno ha sempre un certo effetto».

Uno sguardo alle altre: Modena chiude, Bergamo si salva. Che ne pensa?

«Ogni società ha una storia a sé, la vita di una società di volley ora dipende molto dagli sponsor. Dispiace per Modena ma vediamo cosa accade: in quel territorio c’è grande cultura del volley».

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Volley L’Imoco inizia sabato sera con Scandicci la serie di semifinale

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