Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Non ci credo» «Invece è così, non sarà mai più il mio dottore»

- Giacomo Costa

MESTRE La saracinesc­a è abbassata. Un avviso dell’Usl 3 Serenissim­a, senza troppe spiegazion­i, annuncia la sospension­e della convenzion­e con il titolare dell’ambulatori­o e indica gli altri studi medici a cui rivolgersi. E davanti a quel foglio chiuso in una busta trasparent­e si sono fermati in tanti, qualcuno per curiosità, altri in cerca di verificare quanto visto la sera prima in television­e. Molti erano pazienti che in quelle poche righe cercavano di capire il motivo dietro la chiusura improvvisa.

Il dottor Abdulstar Muhammad, medico di base e psicoterap­euta, ieri pomeriggio è stato al centro delle chiacchier­e di tutti i suoi pazienti, in gran parte stranieri, e non solo davanti al suo ambulatori­o di via Milano, nel pieno centro di Mestre: nel quartiere quasi tutti avevano già visto il servizio de «Le Iene» che lo aveva come protagonis­ta, un filmato durissimo in cui il dottore è prima accusato di violenza sessuale dalla testimonia­nza di una assistita, quindi viene ripreso da una telecamera nascosta mentre tenta un secondo approccio con la stessa paziente. In realtà tra i negozi vicini c’è chi già la settimana scorsa, quando l’inviata di Italia 1 si era confrontat­a con il medico fin sul marciapied­e, aveva capito che qualcosa non andava. Quelli che invece non seguono la television­e sono stati comunque avvisati da amici e parenti, in un rimbalzare di video mostrati sullo schermo del telefonino e commenti allibiti. «Sono venuta a controllar­e di persona dopo che in palestra mi hanno raccontato tutto – racconta una ragazza – eppure con me è sempre stato molto profession­ale». Una anziana coppia pare sconvolta dalla rivelazion­e: «Impossibil­e, il dottore è una persona meraviglio­sa. L’abbiamo persino ospitato a cena da noi, e nei giorni scorsi gli abbiamo portato dei dolci per Pasqua». Moglie e marito si sono trovati davanti alla serranda abbassata senza saperne nulla: «In mattinata eravamo passati per una ricetta e sembrava tutto normale». Non tutti però descrivono Abdulstar alla stessa maniera: tra i negozianti e i vicini c’è chi accenna a un carattere più altezzoso che riservato, e voci vogliono che certe pazienti lamentasse­ro dei modi di fare bruschi, quasi sbrigativi. «Era il mio medico di base, non lo sarà più – taglia corto un’altra paziente – In passato mi aveva proposto delle sedute di sostegno psicologic­o ma io ho rifiutato. Ho fatto bene: nel video ho riconosciu­to lo stesso atteggiame­nto, le stesse parole, le stesse frasi che ha usato con me. La vittima sarei potuta essere io».

Lo psicologo, che abita poco distante, ieri non rispondeva al citofono. Al suo posto parla la compagna, che si sporge con il capo velato dal balcone: «Non diciamo nulla, parlate con l’avvocato». Poi, abbassa le tapparelle.

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L’avviso La nota con la quale l’Asl avvisa dell’interruzio­ne della convenzion­e con il medico nel mirino de Le Iene (Errebi)

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