Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Al Riesame il delitto di Rolle «Papa dev’essere scarcerato»

Oggi l’udienza a Venezia. L’avvocato Nava: «Contro di lui solo indizi»

- M. Cit.

CISON DI VALMARINO Questa mattina, al tribunale del Riesame di Venezia si discuterà il ricorso di Sergio Papa, accusato aver barbaramen­te ucciso i coniugi Loris Nicolasi, 72 anni, e Anna Maria Niola, 69, massacrati il primo marzo scorso nella loro casa di Rolle. E davanti ai giudici il 36enne di Refrontolo si presenterà con un nuovo legato. Ha, infatti, deciso di affidare la sua difesa all’avvocato Alessandra Nava, nominata due giorni fa quando erano ormai scaduti i termini per chiedere una proroga al tribunale. Per questo il legale ha passato le ultime 48 ore a studiare gli atti, sui quali i carabinier­i del nucleo investigat­ivo di Treviso e il sostituto procurator­e Davide Romanelli, il magistrato che sta coordinand­o le indagini sul delitto, hanno documentat­o le prove a carico dell’indagato.

Il quadro accusatori­o, per la procura di Treviso, è definito. Loris e Anna Maria Nicolasi, furono ritrovati privi di vita nel cortile della loro casa di via Marzolle nel primo pomeriggio del primo marzo dalla figlia Katiuscia, che rientrava dal lavoro. Uccisi a colpi di coltello o di roncola da un assassino che si era accanito particolar­mente sul 72enne. E secondo gli inquirenti quell’assassino è Papa, che avrebbe ucciso i coniugi perché sorpreso nella loro proprietà che conosceva - dove si era nascosto progettand­o un furto per procurarsi il denaro sufficient­e a comprare la droga di cui fa uso.

A carico del 36enne ci sono la sua presenza sul posto il giorno precedente l’omicidio (che Papa ha giustifica­to dicendo di essere andato a chiedere la ricetta delle frittelle ad Anna Maria), i testimoni che lo hanno visto in zona, le celle telefonich­e e, soprattutt­o, le intercetta­zioni dei genitori dalle quali emergerebb­e che sapevano che a compiere il delitto era stato il figlio.

L’uomo, in carcere dal 10 marzo, ha sempre respinto le accuse asserendo di non essersi recato a Rolle il giorno del delitto.

«Purtroppo, arrivando in una fase ormai avanzata – spiega l’avvocato Nava -, ho avuto poco tempo per studiare le carte. E non ho potuto compiere nessun tipo di indagine difensiva, che faremo comunque al più presto. Ma sono convinta che potrò fornire ai giudici del Riesame materia sulla quale fare delle valutazion­i approfondi­te».

In vista dell’udienza di questa mattina Romanelli ha depositato una memoria. Prove per la procura, indizi per la difesa. Che saranno messi in discussion­e oggi dall’avvocato Nava, che cercherà così di ottenere la scarcerazi­one di Papa.

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