Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ko l’avventura «En&En», fallimento in Tribunale Il sogno idroelettrico naufragato tra liti e debiti
BELLUNO Duro colpo per il settore dell’idroelettrico. La «En&En» è fallita. Lo ha dichiarato il Tribunale di Belluno con sentenza del 27 marzo scorso. La «En&en» era nata nel 2002 da aziende appartenenti a vari settori della realtà industriale bellunese su iniziativa di Celeste Bortoluzzi, all’epoca numero uno di Confindustria Belluno Dolomiti e poi se n’era distaccata. Il suo obiettivo si traduceva in progetti imprenditoriali in campo energetico: individuare i siti utili, realizzare studi di fattibilità e progetti esecutivi, assegnare lavori di realizzazione degli impianti e la loro gestione.
Nel 2009 il presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, Valentino Vascellari venne «silurato» dalla presidenza «En&En» ed estromesso dal consiglio di amministrazione della societario dopo l’assemblea del 23 gennaio 2010. La guida della società era passata nelle mani di Angelo Caneve. A giugno di quell’anno il capitale sociale era arrivato a 15 milioni di euro. Poi la situazione era precipitata.
A fine 2016 Caneve si era dovuto dimettere. I 29 soci dell’azienda non avevano digerito la causa civile di risarcimento danni intentata da una società di Bolzano che aveva acquistato due impianti idroelettrici sui torrenti Borsoia (in Alpago) e Biois (in Agordino). Secondo gli altoatesini le centraline erano state vendute a un prezzo maggiore rispetto al valore effettivo.
Caneve aveva subìto anche un pignoramento personale di qualche milione di euro perché aveva garantito personalmente alla società «Energie» di Bolzano il raggiungimento della produzione di un certo standard di acqua, mai raggiunto. Così aveva fatto causa a un progettista dello Studio «Zollet Ingegneria» di Santa Giustina accusandolo di aver sbagliato i calcoli del progetto. La società aveva poi tentato invano la strada del concordato, la procedura a cui può ricorrere un debitore che si trovi in uno stato di crisi o di insolvenza per cercare di evitare il fallimento.