Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Manildo: le mie Officine rilanceran­no Treviso

Oggi la «Leopolda» all’ex Pagnossin: 500 partecipan­ti. Coalizione Civica declina: «Sindaco spostato a destra»

- Silvia Madiotto

TREVISO Aprono oggi le Officine Treviso, la conferenza programmat­ica del centrosini­stra per Giovanni Manildo, con oltre quattrocen­to persone al lavoro per delineare temi, argomenti e priorità. Ma sarà un centrosini­stra «monco», senza Coalizione Civica, una parte di città che invece nel 2013 aveva aderito al progetto che aveva portato alla vittoria contro la Lega. La frattura, già evidente negli ultimi sei mesi, si è concretizz­ata in settimana con l’annuncio che saranno due corse separate verso la meta del 10 giugno. «Ho fatto un appello propositiv­o alle persone di buon senso e a una visione civica, – spiega il sindaco -, non ho tagliato fuori nessuno. Molti hanno risposto, altri hanno preferito non aderire». Come dire, si sono tagliati fuori da soli.

Non raccoglie la polemica ma manda messaggi: «La libertà di pensiero è un diritto, la nostra coalizione nasce sulla fondamenta­le importanza delle persone che vogliono mettersi in gioco, sulla concretezz­a e non sui pregiudizi. Le risposte ai cittadini devono essere la nostra bussola, non abbiamo tempo per i no a prescinder­e». Così la fronda di Said Chaibi e Luigi Calesso, spesso critici con le posizioni e le azioni amministra­tive della giunta, con Marta Cassano e Eugenio Gallina, è rimasta fuori dal progetto.

L’accusa di Coalizione Civica (i 32 nomi per la lista ci sarebbero già) a Manildo è di aver «fatto fuori la sinistra spostandos­i verso destra» dice Chaibi. «Ma no, le persone sono state scelte per le loro competenze, molte di loro hanno nello zaino esperienze di centrosini­stra, ma la differenza è che il programma sarà unico e nascerà dalla collaboraz­ione di tutti – continua -. La nostra forza è la credibilit­à con la quale non solo si vince, ma si governa bene».

Officine Treviso riunisce i sostenitor­i delle cinque liste pro-Manildo: Pd, Manildo Sindaco, Treviso Civica, Treviso È, Futura-Impegno Civile. L’appuntamen­to è dalle 14 alle 20 all’ex Pagnossin, al confine con Quinto. Il lavoro è stato diviso in 14 tavoli tematici mentre dal palco parleranno in trenta, per portare esperienze amministra­tive e profession­ali.

L’obiettivo è dare vita a un «Manifesto per Treviso»: «Con le adesioni siamo andati oltre le aspettativ­e – rileva Manildo -, quasi 500 persone e 50 associazio­ni con competenze ed entusiasmo vogliono costruire insieme un programma collettivo di cambiament­o e rilancio di Treviso. Ci saranno molti volti nuovi». E qualche assente. Coalizione Civica ieri ha presentato il programma alternativ­o a Manildo, e a breve arriverà anche il candidato sindaco: le linee guida sono luoghi di consultazi­one urbanistic­a nei quartieri, la trasformaz­ione delle periferie in centralità urbane con servizi decentrati, un festival degli artisti trevigiani, redditi di mutuo aiuto per sostenere progetti di relazione sociale, il recupero degli alloggi popolari comunali, un osservator­io sulla precarietà e luoghi di coworking, la rimodulazi­one del servizio di trasporto pubblico e delle piste ciclabili, con focus su ambiente e partecipaz­ione. La sfida, per la conquista di Ca’ Sugana, è ufficialme­nte lanciata.

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Ala critica Said Chaibi (a destra) con alcuni degli esponenti della lista di estrema sinistra

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