Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il giovane amico? Un ladruncolo seriale. Arrestato
Sorpreso a rubare in cassa al Consorzio Agrario, in pochi mesi aveva sottratto 5 mila euro
FARRA DI SOLIGO Più che un cliente, vivendo poco distante negli anni era diventato amico dei gestori. Per questo frequentava spesso il negozio e si aggirava indisturbato tra il bacone e gli scaffali. Una confidenza grazie alla quale, secondo i carabinieri, il 21enne J.P. di Farra di Soligo avrebbe approfittato ripetutamente affondando le mani nella cassa del Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, alleggerendola - nello spazio di qualche mese - di ben 5.300 euro. Per questo il giovane, operaio e incensurato, è finito in manette con l’accusa di furto.
A incastrarlo è stato l’ultimo prelievo dal registratore di cassa, venerdì pomeriggio.
Come al solito J.P. si era presentato al Consorzio di via Canal Nuovo. Due chiacchiere con i commessi, un giro tra gli scaffali e poi, approfittando della distrazione dei dipendenti, si sarebbe avvicinato alla cassa e l’avrebbe aperta prelevando 250 euro in contanti. Allontanandosi subito dopo. Ma questa volta i commessi hanno fatto due più due quando, appena sparito il giovane, si sono accorti della mancanza del contante. E hanno chiamato i carabinieri, che hanno individuato e bloccato il colpevole poco dopo. Addosso aveva i 250 euro appena sottratti. È stato portato in caserma per l’identificazione e a quel punto anche i militari, insieme ai dipendenti del Consorzio, hanno collegato il giovane operaio ai continui ammanchi registrati negli ultimi mesi. Vari prelievi di somme di denaro, per un totale che supera i 5.300 euro. Furti che il ragazzo avrebbe messo a segno contando sulla confidenza con il personale, che gli consentiva di aggirarsi indisturbato nel Consorzio senza essere controllato.
Il giovane, che lavora come operaio in un’azienda della zona ed è incensurato, al momento dell’arresto non ha detto nulla per giustificarsi. Deve rispondere di furto aggravato e continuato, e dopo l’arresto il magistrato di turno Massimo De Bortoli lo ha rimesso in libertà in attesa dell’udienza di convalida.
Gli ammanchi
Ultimamente erano diversi e non si capiva il perché: ma l’ultimo raid è stato notato
Incontrollato
Il 21enne, incensurato, si sarebbe approfittato del rapporto stretto con il personale