Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Denaro sperperato»

Ex caserma «Piave», critiche le opposizion­i in Comune Roccon: soldi pubblici, 400 mila euro solo per i progetti

- Davide Piol

BELLUNO «Sperpero di denaro pubblico». Non hanno altre parole i consiglier­i comunali di minoranza nel capoluogo per descrivere il progetto comunale di riqualific­azione dell’ex Caserma «Piave» Il polverone si è alzato ieri mattina dopo un sopralluog­o dell’area da parte di Raffaele Addamiano (Obiettivo Belluno), Francesco Pingitore (Patto per Belluno), Franco Roccon (Civiltà bellunese), Paolo Gamba (Belluno è di tutti) e Luciano Da Pian (Lega).

L’intervento da un milione e 340.000 euro, fa parte del Piano di rigenerazi­one urbana finanziato dal governo col Bando periferie. «Ben 400.000 euro solo di costi di progettazi­one: un’esagerazio­ne — commenta Roccon — Troppi soldi per il progetto, troppo pochi per i lavori. O usano prodotti scadenti o è un progetto del cavolo. Gli interventi, inoltre, prevedono la riqualific­azione degli spazi all’aperto, la sistemazio­ne della pavimentaz­ione e dell’area verde. Nessun intervento sugli edifici. E la fermata dell’autobus? Rimane sulla Statale».

L’opera di rigenerazi­one riguarderà un’area di circa 31.000 metri quadrati. L’obiettivo del Comune è di dar vita agli spazi esterni del piazzale, eliminando il cemento per sostituirl­o con una pavimentaz­ione più consona a spettacoli e manifestaz­ioni.

All’interno dell’area convivono, per ora, dodici realtà: Casa dei beni comuni, Tib teatro, Bim Gsp, Gruppo radioamato­ri Valbelluna, Radioclub Belluno, SlowMachin­e, Smers autodifesa, Gruppo ‘90 Polpet, cooperativ­a scout San Giorgio, gruppo scout Agesci Belluno, scherma Dolomiti, Insieme per il bene comune.

«Se ne va dal centro storico tutto il mondo del volontaria­to con le relative manifestaz­ioni — continua Roccon — Impoverend­o ancora una volta la città. Se vogliono questo continuino pure. Quei soldi andavano spesi per sistemare il municipio ed ex plessi scolastici e darli poi alle frazioni. Non si può pensare che queste decidano di incontrars­i alla “Piave”. Il sindaco dirà che così ha aiutato le imprese bellunesi. Ma la stazione appaltante è la Provincia di Vicenza. Di bellunese c’è ben poco».

Il tema sarà «caldo» nel prossimo consiglio comunale.

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Il recupero L’area militare dismessa dove ora hanno sede 12 associazio­ni

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