Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Denaro sperperato»
Ex caserma «Piave», critiche le opposizioni in Comune Roccon: soldi pubblici, 400 mila euro solo per i progetti
BELLUNO «Sperpero di denaro pubblico». Non hanno altre parole i consiglieri comunali di minoranza nel capoluogo per descrivere il progetto comunale di riqualificazione dell’ex Caserma «Piave» Il polverone si è alzato ieri mattina dopo un sopralluogo dell’area da parte di Raffaele Addamiano (Obiettivo Belluno), Francesco Pingitore (Patto per Belluno), Franco Roccon (Civiltà bellunese), Paolo Gamba (Belluno è di tutti) e Luciano Da Pian (Lega).
L’intervento da un milione e 340.000 euro, fa parte del Piano di rigenerazione urbana finanziato dal governo col Bando periferie. «Ben 400.000 euro solo di costi di progettazione: un’esagerazione — commenta Roccon — Troppi soldi per il progetto, troppo pochi per i lavori. O usano prodotti scadenti o è un progetto del cavolo. Gli interventi, inoltre, prevedono la riqualificazione degli spazi all’aperto, la sistemazione della pavimentazione e dell’area verde. Nessun intervento sugli edifici. E la fermata dell’autobus? Rimane sulla Statale».
L’opera di rigenerazione riguarderà un’area di circa 31.000 metri quadrati. L’obiettivo del Comune è di dar vita agli spazi esterni del piazzale, eliminando il cemento per sostituirlo con una pavimentazione più consona a spettacoli e manifestazioni.
All’interno dell’area convivono, per ora, dodici realtà: Casa dei beni comuni, Tib teatro, Bim Gsp, Gruppo radioamatori Valbelluna, Radioclub Belluno, SlowMachine, Smers autodifesa, Gruppo ‘90 Polpet, cooperativa scout San Giorgio, gruppo scout Agesci Belluno, scherma Dolomiti, Insieme per il bene comune.
«Se ne va dal centro storico tutto il mondo del volontariato con le relative manifestazioni — continua Roccon — Impoverendo ancora una volta la città. Se vogliono questo continuino pure. Quei soldi andavano spesi per sistemare il municipio ed ex plessi scolastici e darli poi alle frazioni. Non si può pensare che queste decidano di incontrarsi alla “Piave”. Il sindaco dirà che così ha aiutato le imprese bellunesi. Ma la stazione appaltante è la Provincia di Vicenza. Di bellunese c’è ben poco».
Il tema sarà «caldo» nel prossimo consiglio comunale.