Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Tutta la provincia in lutto Addio a Vendramini, anima e testimone della comunità

- D. P.

BELLUNO Giornalist­a, insegnante, storico. Ferruccio Vendramini (nella foto), padre di Paolo, primo cittadino di Ponte nelle Alpi, era molto di più. La provincia intera — istituzion­i, associazio­ni, sindaci e cittadini — si è stretta ieri al dolore dei suoi familiari. I messaggi di cordoglio a centinaia sui social.

Ferruccio, 85 anni, è morto l’altra notte, all’ospedale di Belluno, a causa di un infarto. Venerdì sera era in sala «Bianchi» di viale Fantuzzi a presentare la sua ultima fatica «La scuola a Belluno nel Novecento. L’esperienza di Antonio Pastorello, direttore didattico dal 1904 al 1926». Racconta il figlio-sindaco: «Un libro a cui teneva molto perché incentrato sulla scuola. Io ero lì, vicino a lui. Si vedeva che era affaticato, ma pensavo fosse l’emozione. Alla fine abbiamo capito che non era solo stanchezza, ma che c’era dell’altro. L’abbiamo portato al Pronto soccorso ed è stato ricoverato. Si è spento alle 22.55».

Nato nel 1933 a Borgo Prà, Ferruccio ha girato la provincia come insegnante: prima a Cortina, poi a Santa Giustina, infine a Orzes e Quartier Cadore a Belluno. È stato direttore dell’Isbrec (Istituto storico bellunese della Resistenza e dell’Età contempora­nea) e ha collaborat­o con numerosi quotidiani tra cui l’«Unità». In pensione, si era trasferito a Belluno con la moglie Elena ed era direttore della rivista «Protagonis­ti».

«Perdiamo un pezzo di storia della nostra terra — spiega il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro — Con Ferruccio se ne va un uomo di grande cultura ed esperienza, una persona curiosa e appassiona­ta a storia, radici e crescita del Bellunese». Cordoglio anche dai «Bellunesi nel mondo», col presidente Oscar De Bona e dall’Assostampa provincial­e.

La carriera letteraria di Vendramoni era nata negli Anni ’60. Il riconoscim­ento più importante, forse, a ottobre scorso: aveva vinto il premio speciale «Dolomiti Unesco» nella rassegna «Leggimonta­gna» con un libro su Longarone prima del Vajont.

I funerali domani, alle 15, nella chiesa di San Giovanni Bosco a Belluno.

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