Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Pensioni, importo in aumento La media adesso è a 870 euro
Ma ancora meno del valore veneto. Bressan (Spi-Cgil): il 25% sotto 500 euro
BELLUNO Aumenta il valore delle pensioni in provincia. Anno dopo anno, recuperano terreno rispetto a quelle venete. Quanto alla media nazionale, è già stata superata. Risulta da uno studio della Spi-Cgil.
Quanto alle pensioni Inps private, nel 2012 avevano un valore medio mensile di 780 euro in Italia, di 809 in Veneto e di soli 745 nel Bellunese. Ma già nel 2015 i valori provinciali stavano migliorando: 802 euro, contro gli 825 a livello nazionale e gli 859 in Veneto. Nell’anno in corso, invece, l’asticella per i 68.914 pensionati bellunesi è salita a quota 870, superando di 4 punti il livello italiano (866) e approssimandosi a quello veneto, pari a 916 euro.
Anzitutto, lo studio risponde a due domande: perché il Bellunese è partito dal basso? E quali sono le ragioni della rimonta?
Secondo la ricerca, per capire dobbiamo «tornare indietro di almeno 40 anni, cioè da quando una prestazione pensionistica ha cominciato a formarsi. Non sorprende, quindi, se in Veneto Rovigo e Belluno stanno in fondo alla classifica. Il Polesine da una parte e il nostro territorio montano per molti anni, sono stati considerati territori ad economia depressa e solo la grande tragedia del Vajont ha dato inizio a un processo spinto di industrializzazione del territorio».
Però le prime pensioni si erano costituite negli ani Cinquanta ed erano legate alla vecchiaia, in assenza di contribuzione. I nuovi pensionati sono invece frutto dell’industrializzazione e del settore manifatturiero e sono pertanto più elevate.
Comunque sia, in Veneto i pensionati Inps bellunesi se la passano meglio solo dei rodigini (816), mentre sono ancora superati da veneziani (949), vicentini (928), padovani (924), trevigiani (916) e veronesi (910). Comunque sia, i numeri delle pensioni private sono spesso troppo bassi per campare o almeno farlo in modo dignitoso.
«Delle 68.914 pensioni erogate nel Bellunese — afferma Renato Bressan, segretario generale della locale Spi-Cgil — oltre il 25% non raggiunge i 500 euro mensili e oltre il 42% non arriva a mille. Parliamo, ovviamente di importi lordi. Pertanto quasi il 70% della popolazione con reddito da pensione vive in una condizione di quasi povertà o povertà assoluta».
Infine, se la passano meglio gli ex dipendenti pubblici. Questi si portano a casa 1.669 euro, nel Bellunese, contro i 1.828 a livello italiano e i 1.764 in Veneto.