Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Le star del Festival della Bellezza da Glass a Deneuve
Canzone d’autore e «Anni ’60/’70»: sono questi i due binari, che andranno spesso ad incrociarsi, sui quali viaggerà la quinta edizione del «Festival della bellezza» di Verona (info www.festivalbellezza.it). Per 15 giorni, dal 27 maggio al 10 giugno, la città ospiterà incontri, spettacoli e concerti che diventeranno spunti di riflessioni sulla bellezza in contesti come il teatro Romano, il teatro Filarmonico e il rinascimentale Giardino Giusti. Il Romano accoglierà gli eventi musicali di maggior rilievo del festival, promosso dal Comune di Verona, organizzato dall’associazione Idem con la direzione artistica di Alcide Marchioro, che vanta tra i suoi partner la Fondazione Corriere della Sera. L’inaugurazione spetterà, il 27 maggio, a Philip Glass, uno tra i più influenti compositori contemporanei, che arriverà a Verona accompagnato dai pianisti Dennis Russell Davies e Maki Namekawa in quella che sarà la sua unica data italiana della stagione. Gli anni Sessanta e Settanta si racconteranno in musica chiamando sul palco il 28 maggio Gino Paoli, mentre il giorno dopo Ivano Fossati proporrà una riflessione sul teatro-canzone di Giorgio Gaber. Il live del 2 giugno sarà uno speciale omaggio a Lucio Dalla eseguito dai musicisti che hanno collaborato con il cantautore bolognese, seguito, il 7 giugno dalla lezioneconcerto su Fabrizio De André di Morgan. Goran Bregovic farà ascoltare, l’8 giugno, il suo ultimo disco «Three letters from Sarajevo» mentre Stefano Bollani, il 10 giugno, racconterà in piano solo la storia del jazz. Il Romano accoglierà, il 30 maggio un evento dedicato all’ispirazione del festival con Umberto Galimberti protagonista della lectio «Bellez-
za, segreta legge della vita». Evento unico anche il 6 giugno con Catherine Deneuve, musa e interprete della Nouvelle Vague, che ripercorrerà
insieme al critico Gianni Canova la carriera e gli incontri con le stelle della storia del cinema. Una sezione del Festival sarà, anche per questa edizione, riservata ai «Maestri dello spirito». Massimo Cacciari in «Romantik: filosofia e musica» per indagare il legame fra musica e pensiero nella fenomenologia dello spirito (7 giugno, Filarmonico), mentre Philippe Daverio esplorerà le esperienze di Vivaldi, Dante e Giotto come capostipiti dell’arte moderna (31 maggio, Giardino Giusti). Ancora, Alessandro Piperno metterà in contrapposizione i fondatori del romanzo Stendhal e Flaubert (3 giugno, Giardino Giusti), Fabrizio Gifuni racconterà la sua esperienza in «Scena e retroscena di Freud a teatro» (1 giugno Giardino Giusti), e Massimo Recalcati proporrà una riflessione sull’«Immagine dell’inesprimibile» (5 giugno, Romano). L’attore Luigi Lo Cascio e la pianista Gloria Campaner porteranno in scena la poetica russa del primo Novecento con «Esenin e Rachmaninov» (2 giugno, Giardino Giusti) mentre Vittorio Sgarbi si confronterà con «Leonardo» nella prima nazionale del nuovo spettacolo (3 giugno, Romano). Altra «prima» sarà quella di Federico Buffa (4 giugno, Romano) per «Il rigore che non c’era».