Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Comunali, alta tensione tra Forza Italia e Lega L’alleanza è a rischio
VENEZIA Alta tensione tra Forza Italia e Lega in vista delle amministrative del 10 giugno. L’alleanza vacilla a San Donà di Piave, nel Veneziano, a Piove di Sacco, nel Padovano, e a Villafranca, nel Veronese, mentre è ancora stallo a Vicenza dove gli azzurri non riescono a trovare la quadra sull’ex presidente dell’Ordine degli avvocati Fabio Mantovani. E i leghisti, innervositi dalle minacce di ripercussioni su Treviso dove invece il patto è stata chiuso, cominciano a prendere in considerazione un «Piano B». Se n’è discusso ieri, nel corso del direttivo regionale di Forza Italia convocato a Padova dal commissario Adriano Paroli, assenti la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il plenipotenziario di Berlusconi Niccolò Ghedini e Simone Furlan dell’Esercito di Silvio, in predicato secondo i rumors di Arcore di prendere proprio il posto di Paroli. Al termine dell’analisi del voto del 4 marzo tenuta da Renato Brunetta (approfondita, è durata un’ora e 10 minuti), contrariamente a quel che molti si attendevano non si è consumato alcun processo all’assessore regionale Elena Donazzan, che nei giorni scorsi aveva avuto parole di fuoco per il partito (va registrata solo una bacchettata di Brunetta «all’amica Elena»: «Il tema del partito unico non è nell’agenda») e neppure nei confronti del capogruppo in Regione Massimo Giorgetti, che ha condiviso molte delle critiche della collega rivelando di essere «da anni» senza tessera del partito. Quindi si è passati ad affrontare il tema Comunali. La questione vicentina verrà portata all’attenzione dei vertici nazionali, perché non se ne esce: a Mantovani ieri sono stati accostati i nomi del coordinatore vicentino Matteo Tosetto e del direttore generale della rete TVA Claudio Cegalin. A San Donà dopo il ritiro di Gianni Corradini, su cui Lega e Fi avevano faticosamente costruito un’intesa, si ragiona sulla dirigente regionale (tesserata Lega) Maria Carla Midena. A Piove di Sacco ancora non è ufficiale la candidatura di Andrea Recaldin, leghista, che non convince gli azzurri fino in fondo per aver già perso contro il sindaco uscente 5 anni fa. Infine Villafranca, dove pure la Lega, forte del risultato del 4 marzo, rivendica per sé il candidato, puntando a fare 3 su 3, cappotto. Lunedì nuovo vertice, stavolta tra Paroli e il segretario nathional del Carroccio Gianantonio Da Re
(ma.bo.)