Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il Consiglio al voto «Toscani persona sgradita al Veneto»
VENEZIA Ci risiamo. Secondo un copione oramai consolidato, in occasione dell’apertura del Vinitaly torna il feuilleton su Oliviero Toscani, i veneti, il vino e la politica, con le consuete ironie e offese da parte del fotografo sui veneti «avvinazzati» e l’altrettanto regolare reazione dei consiglieri regionali che quei veneti sono chiamati a rappresentare. Ad ogni «azione» di Toscani, nell’intervista rilasciata ieri al Corriere di Verona, corrisponde una «reazione» del leghista Luciano Sandonà, subito spalleggiato dalla maggioranza. Azione: «I miei vini, i veneti devono capire, sono molto meglio del Prosecco industriale, e quindi inquinante, che bevono». Reazione: «Chiedo alla Giunta Zaia di procedere con un’immediata richiesta di risarcimento danni nei confronti di Toscani, le sue parole, peraltro, sottintendono il compimento di reati da parte dei produttori». Azione: «Avrei diritto a una statua per quanto ho fatto per i veneti. “Oliviero Toscani che ci ha reso bevitori responsabili”. Potrebbe inaugurarla Zaia». Reazione, contenuta in una risoluzione che sarà portata al voto del consiglio: «Basta aggressioni verbali, Toscani dev’essere dichiarato “persona sgradita” in Veneto». Azione: «Con Fabrica stiamo lavorando ad un progetto con l’Usl di Treviso per una campagna di comunicazione che mette in guardia le donne incinte dal bere alcol. Se fanno un progetto del genere, vede che qualche problema c’è». Reazione: «A questo punto è inopportuna qualsiasi forma di collaborazione tra Toscani ed enti e istituzioni pubbliche». Qui, però, al furioso Sandonà si aggiunge la nota diramata dalla direzione dell’Usl 2 di Treviso che smentisce Toscani su tutta la linea: «Non è in corso alcuna collaborazione tra l’Usl e il signor Toscani per quanto riguarda il progetto ‘Mamma beve, bimbo beve’ o altre iniziative per la prevenzione dell’alcolismo. Ogni eventuale ipotesi di collaborazione è da escludersi per l’atteggiamento stesso di Toscani, non possiamo condividere le sue generalizzazioni».