Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Sequestrata nel B&B e rapinata «Ci fu anche violenza sessuale»
Il cliente impazzito ha palpeggiato la titolare durante il raptus
SILEA È accusato anche di violenza sessuale il 29enne marocchino che, mercoledì, ha aggredito la titolare di un bed&breakfast di Silea del quale era ospite. L’uomo, dopo averla sequestrata e legata, le avrebbe palpeggiato il sedere facendo temere alla donna di essere stuprata.
Il 29enne, regolare e incensurato, ieri mattina è comparso davanti al gip Bruno Casciarri per l’interrogatorio di convalida: assistito dall’avvocato Alessandra Nava si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice ha convalidato l’arresto per rapina pluriaggravata, violenza sessuale e lesioni e ha disposto la custodia cautelare in carcere. «Non era in grado di rispondere alle domande – spiega il suo difensore - perché non ricorda bene cos’è successo. Quell’aggressione è stata la conseguenza dell’assunzione di alcol e di qualche sostanza da parte di una persona non abituata». La stessa vittima ha riferito ai carabinieri che l’uomo «era agitato, pronunciava frasi sconnesse, sembrava drogato».
Tremendo l’incubo vissuto dalla 34enne, che quel giovane marocchino aveva accolto due giorni prima. A prenotare la stanza era stato il titolare di una pizzeria di Silea che lo aveva assunto in prova come pizzaiolo. E tutto era andato bene fino a mercoledì mattina quando, con una scusa, ha attirato la donna nella sua camera: «Si è rotto il letto, puoi venire a vedere?». L’imprenditrice è salita senza timori, ma appena entrata in camera è stata aggredita dall’uomo che, impugnando un coltello da cucina, le ha legato i polsi e una gamba, e ha iniziato a vaneggiare. In quel momento l’avrebbe palpeggiata, facendo temere alla donna che stesse per stuprarla. Lei gli ha parlato, è riuscita a calmarlo e gli ha promesso del denaro. Gli ha dato i 50 euro che aveva nel portafogli ma a lui non bastavano. Allora si è offerta di andare insieme allo sportello bancomat, dove gli ha consegnato altri 150 euro. Solo dopo l’uomo si è fatto accompagnare a Preganziol ed è sceso dall’auto. Poco dopo è avvenuto l’arresto.
L’avvocato Nava Lui non ricorda, aveva assunto alcol e qualche sostanza alla quale non era abituato