Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Incentivi e park gratis: «Patto per il centro»

Il Comune rilancia Urbecom con 46 aderenti: «Basta vetrine spente». Attacco a Zaia sui premi ai negozi «amici»

- Silvia Madiotto

TREVISO Un patto per 46 per rilanciare il centro, riaprire i negozi vuoti, promuovere il territorio, riqualific­are il contesto urbano con nuovi arredi e tecnologie innovative: è stato sottoscrit­to ieri il protocollo che riporta in auge Urbecom, progetto del 2015 finanziato con 900 mila euro. Il Comune oggi prende la regia, gli dà una forma istituzion­ale e una lunga scadenza, e convoca categorie, cooperativ­e, pro loco e onlus. «Così il nostro centro storico sarà sempre più vivo – afferma il sindaco Giovanni Manildo, primo firmatario del patto -. “Treviso is Open”, il nostro brand e l’ampliament­o dell’offerta dei parcheggi con gli stalli gratis fuori dalle mura e i nuovi park multipiano sono una pre condizione per fare rete».

La programmaz­ione triennale comprende anche mobilità sostenibil­e e riuso anche temporaneo degli immobili sfitti. La proposta si articola anche in alcune idee da perseguire (elezioni permettend­o, dato che il mandato scade a giugno) nel futuro. C’è il tema dei buchi neri, negozi spenti e chiusi, che si profila e va risolto. «Startup e bandi di supporto economico torneranno – spiega l’assessore alle attività produttive Paolo Camolei ma in alcune zone le aperture sono più difficili. Per sostenere il ritorno della residenza in centro storico servono anche i posti auto e credo che alcune vetrine spente da tempo potrebbero diventare garage». E poi la sosta a pagamento, che va ripensata: «Gratuita in alcuni giorni e orari» propone Camolei. Se ne era già parlato negli anni scorsi ma, avviata a titolo sperimenta­le, era stata soppressa. «Con l’investimen­to da parte di tutti si possono prevedere incentivi sulle tariffe, magari uno o due sabati al mese». È qui un altro nodo strategico: «I grandi marchi, all’estero, hanno contribuit­o anche economicam­ente al rilancio dei centri storici – rileva l’assessore – investendo in comunicazi­one e promuovend­o iniziative». Infine lancia il «town center manager», supporto per le attività e le associazio­ni, una figura di coordiname­nto per i 46 aderenti. «Ognuno di loro è un valore aggiunto per la rivitalizz­azione del centro storico, che passa attraverso tavoli di concertazi­one, processi collettivi e progetti per la città – aggiunge Camolei -. Saremo operativi in tempi brevi. Vogliamo il bene della città a 360 gradi, senza colore politico». E da qui alla polemica il passo è breve. «È così che vogliamo rilanciare Treviso – continua – non con le prese in giro delle targhette a chi è connotato politicame­n- te. L’ho trovato svilente, triste e umiliante». Un affondo dritto sul governator­e Luca Zaia e il candidato leghista Mario Conte che sabato hanno inaugurato con un tour tre targhe di altrettant­i «Locali Storici Veneti», ma solo aderenti a Rivivere Treviso che è l’associazio­ne critica con Manildo e la giunta. Anche Ascom, per parola di Enrico Zanon, ha criticato quella «passerella elettorale». «Io mi aspettavo un grazie per aver fatto il bene del territorio – ribatte Enrico De Wrachien, di Riviere -. Abbiamo fatto un’azione associativ­a per ottenere il riconoscim­ento della Regione e farlo conoscere. E noi, a differenza di altri, non abbiamo casacche politiche».

L’assessore Camolei La passerella elettorale del governator­e è stata triste, umiliante e avvilente

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La firma L’assessore Paolo Camolei con alcuni componenti del gruppo

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