Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il progetto di Conte per Sant’Andrea: «Via nullafacenti e degrado, ci faremo un parco tattile per disabili e bambini»
TREVISO La campagna elettorale di Mario Conte l’ha portato ieri ai giardini di Sant’Andrea, dove già da consigliere di opposizione aveva accusato degrado e insicurezza. Così, presenta un progetto per trasformare quella zona nel mirino in un «parco accessibile a tutti, un giardino tattile per anziani, disabili e bambini».
Il leghista, candidato del centrodestra alle comunali, continua a battere sul tasto del sociale e del disability manager che già aveva sollevato le proteste del centrosinistra (essendo un progetto già in corso di valutazione). Ma non molla: «Una città accogliente è accessibile e aperta, vogliamo trasformare Treviso e i suoi quartieri con servizi per le persone – ribadisce Conte -. Prevediamo quattro interventi verdi: una rivisitazione complessiva dei giardini di Sant’Andrea e tre parchi nelle periferie dove gli spazi esistenti saranno trasformati con giostre attrezzate per accogliere tutti».
Anche la giunta Manildo in questi cinque anni ha guardato ai giardini pubblici e ha più volte tentato di trasformare Sant’Andrea in qualcosa di diverso, introducendo controlli serrati sulle frequentazioni più disturbanti e organizzando feste, musica e spettacoli dal vivo, ma un progetto strutturale ancora non è emerso. «L’hanno definita la Montmartre trevigiana ma è ancora in preda ai nullafacenti – continua Conte -. Grazie alla consulenza dell’architetto Federico Fernandez Rodriguez, pensiamo a un parco tattile con un’area per gli anziani, una per le giostre adatte a bimbi con disabilità, un’area giochi per ragazzi, un laghetto con cascata sensoriale, elementi per la stimolazione olfattivaauditiva-tattile e la cromoterapia, un’area di pregio dove oggi c’è degrado, senza barriere, nel cuore della città».
Proprio ieri è stato aggiudicato l’appalto per il secondo stralcio dei lavori per eliminare le barriere architettoniche sulle pubbliche infrastrutture, 81 mila euro di lavori: è un progetto seguito dal Comune di Treviso con il Gac, gruppo per un’abile città, per consentire anche a carrozzine, non vedenti e disabili di attraversare in sicurezza e autonomia il centro storico.