Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Nuovo elettrodotto sul Piave Ricorsi di Comune e Comitati
Annuncio nel summit unitario: opposizione al Tar contro l’ok del governo
BELLUNO Due ricorsi, un’interrogazione parlamentare e un tavolo tecnico. La provincia di Belluno si mostra unita e decisa contro il progetto di Terna sull’elettrodotto nella media Valle del Piave. Ne è una testimonianza il vertice di ieri a Palazzo Rosso con parlamentari, sindaci, assessori e consiglieri regionali. Dopo la decisione dei comitati popolari di impugnare al Tar (Tribunale amministrativo regionale) del Lazio il decreto di compatibilità ambientale emesso a inizio marzo dal Consiglio dei ministri, il sindaco Jacopo Massaro ha annunciato che il Comune di Belluno seguirà le stesse vie legali.
«Nessuno si è mai espresso contro le realizzazione dell’elettrodotto — ha chiarito — Il ricorso non è un messaggio verso Terna del tipo “Non potete intervenire qui”. Si tratta di un’infrastruttura importante e alcune situazioni critiche devono essere risolte. Chiediamo però che l’intervento complessivo sia razionale e compatibile con le esigenze del territorio». Via libera quindi al ricorso a cui cercherà di partecipare anche Limana. «Non siamo coinvolti dal progetto, ma c’è la paura che Terna possa poi continuare gli interventi nel nostro Comune verso Trichiana e il Passo San Boldo. Perché da altre parti si interra e qui no? Diamo il nostro appoggio» ha confermato il vice-sindaco Edi Fontana.
Nel Comune di Belluno i passaggi critici dell’elettrodotto sono due: Andreane e l’aeroporto. Nel primo caso i tralicci andrebbero a rovinare la vista della montagne, nel secondo a intralciare i voli della Protezione civile. «La Regione si era espressa in modo favorevole, ma annotando 45 prescrizioni vincolanti — ha ricordato Giampaolo Bottacin, assessore regionale alla Specificità di Belluno — Tra cui l’interramento totale della linea o almeno di determinati punti sensibili. L’aeroporto non sarebbe più utilizzabile da alcuni mezzi tra cui il Canadair che dovrebbe tornare a Treviso o a Ciampino. In più stiamo sperimentando il volo notturno del Suem e c’è interesse da parte dei carabinieri a creare una base per i loro elicotteri».
Domani il senatore bellunese Paolo Saviane (Lega) presenterà un’interrogazione parlamentare per chiedere chiarezza sulla strategia di Terna ed evidenziare la necessità di un approfondimento sulla questione.
Soddisfatti i comitati. «Chiedevamo un incontro di questo tipo da sette anni — ha detto il portavoce Gianni Pastella — Riuscire a fare squadra è un traguardo storico. Noi continuiamo il ricorso privato, abbiamo raccolto 5.000 euro per le spese, ma ce ne vogliono 30.000. Cercheremo una concertazione con Massaro per impostare le richieste in modo simile».
Sono 60 i giorni disponibili per impugnare il decreto dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che però non è ancora avvenuta. Altra novità è l’istituzione di un tavolo tecnicoistituzionale che incontrerà Terna mercoledì (domani, Ndr) a Palazzo Piloni. «Da parte nostra l’impegno a coordinare un gruppo di lavoro che possa interfacciarsi con Terna per una visione complessiva sugli interventi da realizzare — ha precisato Padrin — Nomineremo dei tecnici esperti che possano aiutarci per un progetto che si estende dal Comelico superiore ad Alano di Piave. Basta a spezzatini».
Compatti Insieme sindaci, parlamentari, consiglieri e assessori regionali, cittadini