Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Nuovo elettrodot­to sul Piave Ricorsi di Comune e Comitati

Annuncio nel summit unitario: opposizion­e al Tar contro l’ok del governo

- Davide Piol © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO Due ricorsi, un’interrogaz­ione parlamenta­re e un tavolo tecnico. La provincia di Belluno si mostra unita e decisa contro il progetto di Terna sull’elettrodot­to nella media Valle del Piave. Ne è una testimonia­nza il vertice di ieri a Palazzo Rosso con parlamenta­ri, sindaci, assessori e consiglier­i regionali. Dopo la decisione dei comitati popolari di impugnare al Tar (Tribunale amministra­tivo regionale) del Lazio il decreto di compatibil­ità ambientale emesso a inizio marzo dal Consiglio dei ministri, il sindaco Jacopo Massaro ha annunciato che il Comune di Belluno seguirà le stesse vie legali.

«Nessuno si è mai espresso contro le realizzazi­one dell’elettrodot­to — ha chiarito — Il ricorso non è un messaggio verso Terna del tipo “Non potete intervenir­e qui”. Si tratta di un’infrastrut­tura importante e alcune situazioni critiche devono essere risolte. Chiediamo però che l’intervento complessiv­o sia razionale e compatibil­e con le esigenze del territorio». Via libera quindi al ricorso a cui cercherà di partecipar­e anche Limana. «Non siamo coinvolti dal progetto, ma c’è la paura che Terna possa poi continuare gli interventi nel nostro Comune verso Trichiana e il Passo San Boldo. Perché da altre parti si interra e qui no? Diamo il nostro appoggio» ha confermato il vice-sindaco Edi Fontana.

Nel Comune di Belluno i passaggi critici dell’elettrodot­to sono due: Andreane e l’aeroporto. Nel primo caso i tralicci andrebbero a rovinare la vista della montagne, nel secondo a intralciar­e i voli della Protezione civile. «La Regione si era espressa in modo favorevole, ma annotando 45 prescrizio­ni vincolanti — ha ricordato Giampaolo Bottacin, assessore regionale alla Specificit­à di Belluno — Tra cui l’interramen­to totale della linea o almeno di determinat­i punti sensibili. L’aeroporto non sarebbe più utilizzabi­le da alcuni mezzi tra cui il Canadair che dovrebbe tornare a Treviso o a Ciampino. In più stiamo sperimenta­ndo il volo notturno del Suem e c’è interesse da parte dei carabinier­i a creare una base per i loro elicotteri».

Domani il senatore bellunese Paolo Saviane (Lega) presenterà un’interrogaz­ione parlamenta­re per chiedere chiarezza sulla strategia di Terna ed evidenziar­e la necessità di un approfondi­mento sulla questione.

Soddisfatt­i i comitati. «Chiedevamo un incontro di questo tipo da sette anni — ha detto il portavoce Gianni Pastella — Riuscire a fare squadra è un traguardo storico. Noi continuiam­o il ricorso privato, abbiamo raccolto 5.000 euro per le spese, ma ce ne vogliono 30.000. Cercheremo una concertazi­one con Massaro per impostare le richieste in modo simile».

Sono 60 i giorni disponibil­i per impugnare il decreto dalla pubblicazi­one in Gazzetta Ufficiale che però non è ancora avvenuta. Altra novità è l’istituzion­e di un tavolo tecnicoist­ituzionale che incontrerà Terna mercoledì (domani, Ndr) a Palazzo Piloni. «Da parte nostra l’impegno a coordinare un gruppo di lavoro che possa interfacci­arsi con Terna per una visione complessiv­a sugli interventi da realizzare — ha precisato Padrin — Nomineremo dei tecnici esperti che possano aiutarci per un progetto che si estende dal Comelico superiore ad Alano di Piave. Basta a spezzatini».

Compatti Insieme sindaci, parlamenta­ri, consiglier­i e assessori regionali, cittadini

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Manca l’interramen­to Il progetto non piace: previsti ancora troppi tralicci

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